Angel de Deo simiglia
CINO DA PISTOIA
Angel di Deo simiglia in ciascun atto
questa giovane bella,
che m’ha con gli occhi suoi lo cor disfatto.
Di cotanta vertù si vede adorna,
5 che qual la vuol mirare,
sospirando convene il cor lassare.
Ogni parola sua sì dolce pare,
che là ’ve posa torna
lo spirito, che meco non soggiorna,
10 però che forza di sospir lo storna,
sì angoscioso è fatto
quel loco, de lo qual Amor l’ha tratto.
Io non m’accorsi, quand’io la mirai,
che mi fece Amore
15 l’asalto agli occhi, e al corpo e al core,
sì forte che ’n quel punto tratta fòre
dell’anima trovai
la mia vertù, che per forza lassai;
per che, campar non aspettando omai,
20 di ciò più non combatto:
Dio mandi ’l punto di finir pur ratto.
Ballata, chi del tuo fattor dimanda,
dilli che tu ’l lassasti
piangendo quando tu t’acommiatasti;
25 e vederlo morir non aspettasti,
però ch’elli ti manda
tosto, perché lo su’ stato si spanda.
A ciascun gentil cor ti raccomanda,
ch’i’ per me non acatto
30 come più viver possa a nessun patto.
Parafrasi
Commento
CINO DA PISTOIA
Cino (Guittoncino) di ser Francesco dei Sigisbuldi (Pistoia, 1270 - 1336), di nobile famiglia, studia diritto a Bologna e a Orléans. Tra il 1303 e il 1306 è costretto a vivere in esilio come guelfo di parte nera, tornando però in patria e ricevendo riconoscimenti ed onori. Giudice e giurista tra i maggiori del suo tempo, docente a Siena, a Perugia e a Napoli, è autore di importanti opere giuridiche, tra cui la Lectura in Codicem (1314), monumentale commento ai primi nove libri del Codice giustinianeo. Compone un ampio numero di Rime - almeno venti canzoni, undici ballate e centotrentaquattro sonetti -, apprezzate sia da Dante (suo amico di gioventù, per la cui morte nel 1321 compone una canzone-compianto), sia dal Petrarca. Alla sua opera è di fatto riconosciuto un ruolo di mediazione fra lo stilnovismo fiorentino, “o si dica” secondo Gianfranco Contini “l’ideale melodico o di ‘unione’ che fu quello di Dante [...], e il melodismo supremo dell’altro suo più giovane amico, il Petrarca”.Scelta, parafrasi, commento e note bio-bibliografiche a cura di Gigi Cavalli