da L’INTELLIGENZA
Al novel tempo e gaio del pascore,
che fa le verdi foglie e’ fior venire;
quando li augelli fan versi d’amore,
e l’aria fresca comincia a schiarire;
5 le pratora son piene di verdore,
e li verzier cominciano ad aulire;
quando son dilettose le fiumane,
e son chiare sorgenti le fontane,
e la gente comincia a risbaldire;
10 che per lo gran dolzor del tempo gaio
sotto le ombre danzan le garzette;
ne [l]i bei mesi d’aprile e di maio
la gente fa di fior le ghirlandette;
donzelli e cavalier d’alto paraio
15 cantan d’amor novelle canzonette;
cominciano a gioire li amadori,
e fanno dolzi danze i sonatori,
e son aulenti rose e violette;
ed ïo, stando presso a una fiumana,
20 in un verziere, all’ombra d’un bel pino
(aveavi d’acqua viva una fontana,
intornëata di flor gelsomino)
sentia l’aire soave a tramontana,
udia cantar li augelli in lor latino;
25 allor sentio venir dal fin Amore
un raggio che passò dentro dal core,
come la luce ch’appare al mattino.
Discese nel meo cor sì come manna
Amor, soave come in fior rugiada;
30 che m’è più dolce assai che mèl di canna:
d’esso non parto mai, dovunque vada,
e vôli sempre mai gridar “usanna”:
Amor eccelso, ben fa chi te lauda!
Assavorâlo quando innamorai:
35 neente sanza lui fue né fie mai,
né sanza lui non vò’ che mi’ cor gauda.
E’ non si può d'amor proprio parlare,
a chi non prova i suoi dolzi savori;
e senza prova non se’n può stimare,
40 più che lo cieco nato dei colori;
e non puote [già] mai nessun amare,
se no li fa, di grazia, servidori;
ché lo primo pensier che nel cor sona,
non vi saria, s’Amor prima no ’l dona:
45 prima fa i cuor gentil che vi dimori.
Amor per süa dibonaritate,
per farmi bene la grazia compiuta,
non isdegnando mia vil qualitate,
di sé mi diè sensibile paruta.
50 Ben m’ha la donna mia ’n sua podestate,
al primo isguardo ch’i’ l’ebbi veduta;
allor le sue bellezze ’maginai,
di sì mirabel cosa dubitai,
ch’avea figura angelica vestuta.
Parafrasi
Commento
Scelta, parafrasi, commento e note bio-bibliografiche a cura di Gigi Cavalli