La statistica: una disciplina affidabile?
Da un lato siamo circondati da statistiche, sondaggi, exit poll, dall’altro sempre di nuovo viene espresso il sospetto che questi strumenti non siano davvero affidabili. Perché? Il professor Giuseppe Anichini, docente di Analisi matematica, ci dà un’autorevole spiegazione di questa situazione un po’ paradossale.
Dalle analisi del sangue sulla cui base i medici stabiliscono la diagnosi della malattia e la cura del paziente, alle più varie attività del commercio, il procedere su base statistica non solo fa parte del nostro quotidiano, ma a nessuno viene in mente di porre in dubbio la sua fondatezza. Poi, di fronte a statistiche di argomento più lontano dalla vita di tutti i giorni, in certi campi in particolare, quale la politica, la statistica diviene improvvisamente oggetto della massima diffidenza e i suoi risultati sono messi sistematicamente in dubbio.
Il fatto è riconducibile, dice Anichini, non tanto al numero relativamente piccolo di cui è costituito il campionamento alla base dell’indagine, bensì alla sostanziale assenza di formazione degli studenti prima, e dei cittadini poi, in questo campo. L’ignoranza crea diffidenza e rifiuto. Una conoscenza di questa disciplina, oltre a molti altri benefici “collaterali”, certamente consentirebbe un approccio più equilibrato ai suoi risultati.
Per un approfondimento della statistica e una riflessione sullo spazio che i nostri programmi scolastici dovrebbero, o quanto meno potrebbero darle, si rimanda al dossier La statistica a scuola del presente portale.
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