abbandonare (ant. abandonare) v. tr. [dal fr. abandonner, der. della locuz. ant. a bandon «alla mercé», derivante a sua volta dal franco bann «potere»] (io abbandóno, ecc.). – 1. Lasciare definitivamente e per sempre: a. la casa paterna, la terra nativa, a. la famiglia, gli amici. Riferito a persone (come compl. oggetto), e talora anche a luoghi, lasciare senza aiuto e protezione, lasciare in balìa di sé stessi o d’altri: ha abbandonato la moglie e i figli; spero che non vorrete abbandonarmi; un uomo abbandonato da Dio, un disgraziato, uno sciagurato; lo abbandonò alla sua sorte; di cani e d’augelli orrido pasto Lor salme abbandonò (V. Monti); a. la città al saccheggio, al degrado. Lasciare, in genere: a. la presa. Fig., venir meno (detto delle forze, della vita): sentì che ormai le forze l’abbandonavano; Non finì il tutto, e in mezzo la parola E