Adultescenza

Neologismi (2013)

adultescenza


s. f. Stile di vita di chi, entrato ormai nell’età adulta, continua a comportarsi da adolescente; adultescence (v.). [tit] Che tristezza questa “adultescenza” [testo] Caro Beppe, «adultescenti», neologismo che indica una nuova categoria della società contemporanea. Giovani tra i 25 e i 35 anni, considerati adulti fino pochi anni fa, ma ora non più secondo i cinque criteri per individuare il passaggio all’età adulta: conclusione degli studi, l’indipendenza finanziaria, l’abbandono della casa dei genitori, matrimonio e concepimento di un figlio. (Mario Luglio, Corriere della sera.it, 11 febbraio 2013, blog Italians di Beppe Severgnini) Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, diceva il drammaturgo Bertolt Brecht. Chissà se la considerazione vale anche per i “padri” che non mollano, impedendo l’acquisizione di responsabilità da parte dei figli, condannati a una sempiterna condizione di minorità (che i sociologi hanno preso da qualche tempo a questa parte a chiamare adultescenza, e in Italia raggiunge i suoi picchi planetari). (Massimiliano Panarari, Europaquotidiano.it, 27 luglio 2013, Cultura).

Adattato dall'ingl. adultescence, a sua volta derivato da adultescent (v. adultescente).

Già attestato nella Repubblica.it del 17 aprile 2006, Scuola e Università (Alessandra Vitali).