Aereo-kamikaze

Neologismi (2008)

aereo-kamikaze


(aereo kamikaze), loc. s.le m. Aereo lanciato contro un obiettivo da parte di dirottatori decisi a morire nell’esplosione. ◆ Le Torri Gemelle, le Twin Towers sgretolate dagli aerei-kamikaze, scompaiono dalle colorate inserzioni a pagamento di tabloid e mensili patinati. (Manifesto, 16 settembre 2001, p. 8, Apocalisse) • Il nostro contingente non era certo impreparato. Eppure gli ottimi rapporti con la popolazione locale, la bassa densità di nostalgici di Saddam tra gli sciiti, il concentrarsi della rivolta sugli americani invitavano a considerarci meno esposti al rischio. Un po’ come gli Stati Uniti, isola felice prima di essere violata da quattro aerei kamikaze. (Andrea Lavazza, Avvenire, 15 novembre 2003, Dossier Inchiesta, p. 3) • Alto originariamente 41 piani, gravemente danneggiato dal crollo delle Torri Gemelle, disseminato di rifiuti tossici e resti umani (ne sono stati finora trovati 766), il grattacielo della Deutsche Bank al numero 130 di Liberty Street è l’ultimo edificio ancora in piedi fra quelli investiti dalle conseguenze dell’impatto dei due aerei-kamikaze di Al Qaeda che causarono quasi tremila vittime. (Maurizio Molinari, Stampa, 20 agosto 2007, p. 12, Estero).

Composto dal s. m. aereo e dal s. m. e f. inv. kamikaze, di origine giapp.

Già attestato nella Stampa del 2 ottobre 1994, p. 19, Società e Cultura (Vittorio Zucconi).

V. anche aereo-suicida.

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