Aerogel

Neologismi (2008)

aerogel


s. m. inv. Sostanza schiumosa molto soffice e leggera, capace di catturare elementi presenti nell’atmosfera. ◆ Protagonista dell’impresa è Stardust, polvere di stelle, un nuovo robot cosmico della Nasa tutto dorato che volerà in cielo per un viaggio lungo sette anni. Assomiglia ad una zattera e nel suo corpo centrale trattiene una capsula grande come una valigia che il 2 gennaio 2004 si aprirà lasciando spuntare una sorta di paletta scacciamosche. Questa è la trappola costruita da uno scienziato americano di origine cinese, Peter Tsou, usando un materiale di sua invenzione, l’aerogel: una sostanza spugnosa e leggerissima nella quale le polveri della cometa, circa un migliaio e della dimensione di pochi millesimi di millimetro, resteranno intrappolate senza venir distrutte dall’impatto. (Giovanni Caprara, Corriere della sera, 6 febbraio 1999, p. 18, Cronache) • Ci sono schiume che si mangiano e si bevono, come la mousse o la meringa, il pane o la birra, e schiume che servono per isolare, come il sughero, oppure per radersi, come la crema da barba, o ancora materiali schiumosi composti di vetro, come l’aerogel, che in questo istante sta viaggiando a bordo di una sonda spaziale della Nasa per incontrare la cometa Wild-2 e raccogliere nelle sue porosità schiumose le particelle rilasciate da quel corpo celeste. (Stampa, 5 giugno 2001, p. 27, Società e Cultura) • La Stardust è volata di fronte al nucleo della cometa [Wild 2], avvicinandosi a esso fino a 241 chilometri, e mentre attraversava il coma, l’alone di polveri e gas che circonda i nuclei cometari, ha intrappolato un po’ delle particelle di questa nuvola in uno speciale «aerogel». Le polveri, infatti, sono microscopiche, ma si muovono a grande velocità; il gel, a base di silicio, ha una struttura estremamente porosa (è mille volte meno denso del vetro), e permette di catturare le particelle senza che si distruggano nell’impatto, facendole in pratica affondare dentro di sé. (Claudia Di Giorgio, Repubblica, 15 gennaio 2006, p. 25, Cronaca).

Composto dal confisso aero- aggiunto al s. m. inv. gel, di origine ingl.

Già attestato nel Corriere della sera del 17 marzo 1996, p. 29 (Giovanni Caprara).