Anziano

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anziano


agg. e s. m. [prob. dal fr. ancien, e questo dal lat. *anteanus, *antianus, der. di antea «prima»]. – 1. Di età avanzata, in senso assoluto o in relazione ad altri: un uomo a., una signora a.; comincia ad essere a.; il più a. dei quattro non superava i quarant’anni; come s. m., spec. al plur.: i giovani e gli a.; il problema sociale degli anziani. 2. Che ha una certa anzianità in un ufficio, in un grado: il più a. degli ufficiali, degli impiegati; comandava il plotone il sergente più a.; assessore a., nelle giunte comunali, quello che ha le funzioni di vicesindaco (anche se non sia il più anziano d’età). Per estens., studente universitario che frequenta da almeno due anni (in contrapp. alle matricole). 3. Nelle confessioni riformate, spec. quelle a regime presbiteriano, l’investito di un ufficio ecclesiastico; più spesso, nel linguaggio corrente, il laico che assiste il ministro nelle funzioni amministrative. 4. Consiglio degli a., magistratura che nel comune medievale assisteva il podestà o il capitano del popolo nel governo, agiva in rappresentanza del comune, riceveva atti e ambascerie. ◆ Tra dim. e accr. anzianòtto, piuttosto anziano.