Artròṡi

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artrosi


artròṡi s. f. [der. di artro-, col suff. -osi]. – Malattia delle articolazioni di natura degenerativa (detta anche, ma impropriam., artrite deformante), frequente nell’età avanzata, rara nell’età giovanile, caratterizzata da usura delle cartilagini articolari, riduzione dello spazio tra i due capi ossei dell’articolazione, comparsa di osteofiti che deformano la morfologia articolare; ha inizio insidioso, lenta evoluzione, tendenza a coinvolgere altre articolazioni e, in qualche misura, l’intero sistema articolare; è spesso causa di dolori locali o anche, nel caso di artrosi vertebrali, irradiati lungo i nervi degli arti o del tronco, quando le loro radici siano compresse da osteofiti o altre deformazioni articolari. ◆ Il termine è usato anche, con lo stesso sign., come secondo elemento di parole composte, indicanti particolari localizzazioni della malattia (cervicoartrosi, lomboartrosi, osteoartrosi, spondiloartrosi). Significato ed etimo diversi ha invece l’artrosi presente come secondo elemento compositivo in altri termini della medicina e dell’anatomia, che risalgono direttamente al greco (come diartrosi, enartrosi, sinartrosi) o sono formati modernamente sul modello greco (anfiartrosi, condiloartrosi, neoartrosi), nei quali riproduce il gr. ἄρϑρωσις «articolazione», e a questo viene ricondotto nelle rispettive etimologie.