Assimilazióne

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assimilazione


assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi simile: a. di due fatti, di due concetti, di due situazioni; a. di una merce a un’altra, provvedimento doganale con cui, quando una merce non risulti direttamente contemplata dalla tariffa doganale, essa viene assimilata, ai fini dell’applicazione del dazio, alla merce più analoga elencata nella tariffa stessa. In gnoseologia, il processo di adeguazione, di conguagliamento del pensiero al suo oggetto; nell’ambito del problema etico-religioso, il processo, caratteristico dell’esperienza mistica, per cui la natura umana si assimila alla natura divina. b. In fonologia, processo per cui un fonema consonantico o vocalico si adatta (a. parziale) o diviene identico (a. totale) a un altro. L’assimilazione parziale è limitata al modo o al luogo dell’articolazione (per es., ben parlante che dà bemparlante, dove la nasale dentale n diviene labiale, m, davanti all’occlusiva labiale p); quella totale riguarda insieme il modo e il luogo (come in danaro per denaro, o in pipistrello da un originario vipistrello). Si distinguono poi un’a. a contatto (come in domma da dogma), e un a. a distanza, quando i due fonemi non sono contigui (come nei casi veduti di danaro e pipistrello); un’a. progressiva, quando l’elemento assimilante precede quello assimilato (come pàmpano da pàmpino), e un’a. regressiva, nel caso inverso (come in salvatico per selvatico o tanaglia per tenaglia). 2. a. L’assimilare a sé; conversione dei fattori nutritivi in sostanza organica e vivente. In partic.: in fisiologia animale, l’utilizzazione, da parte delle cellule viventi, delle varie sostanze nutritive di cui l’organismo ha bisogno (non va confusa con l’assorbimento intestinale, a volte indicato poco correttamente con lo stesso termine); in fisiologia vegetale, il complesso dei processi per cui la sostanza inorganica o quella organica priva di vita viene trasformata, mediante le due fasi di organicazione e di organizzazione, in sostanza vivente. b. In genetica, fenomeno per cui, in risposta a un determinato stimolo ambientale, vengono favoriti gli organismi che, per costituzione genotipica, sono in grado di rispondere più prontamente allo stimolo stesso; il gene che deve rispondere allo stimolo aumenta la frequenza e la sua capacità d’espressione, e successivamente esso si afferma attraverso la selezione, facendo sì che una caratteristica, originariamente acquisita, possa essere assimilata geneticamente e diventare caratteristica genetica. c. In petrografia, a. magmatica, l’insieme dei processi di soluzione, rifusione, reazione, conducenti alla digestione più o meno completa di masse litoidi per opera di magmi che vengano a contatto con esse. 3. fig. a. Facoltà di far proprî, col ragionamento e col sentimento, concetti, nozioni, opinioni, o anche dottrine, linguaggi, tecniche, forme d’espressione altrui: a. di una teoria; a. di letture fatte; studente dotato di grande capacità di assimilazione. b. In sociologia, processo di assorbimento, da parte di un individuo o di un gruppo, dei modelli culturali, sociali, ecc. di un altro gruppo.