Attraversare

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attraversare


v. tr. [der. di attraverso] (io attravèrso, ecc.). – 1. a. Passare attraverso, percorrere passando da una parte all’altra: a. una strada (anche assol.: stai bene attento, quando attraversi; a. col rosso; a. sulle strisce pedonali); a. una piazza, un fossato; a. il fiume a nuoto; il Po attraversa Torino; un lampo attraversò il cielo (e fig., un sospetto improvviso gli attraversò la mente); il proiettile gli aveva attraversato il polmone; in marina, a. la formazione, far passare una o più unità sottili da una parte all’altra di una formazione di navi in linea di fila e in moto (ormai soltanto come manovra di parata). Con accezione partic., a. la strada o a. il passo a qualcuno, tagliargli la strada, cioè percorrerla trasversalmente nel momento in cui egli sta per passare, costringendolo così a fermarsi di colpo o a rallentare: un veicolo ci attraversò la strada; quindi, fig., porre ostacoli, impedire; con questo sign., anche a. uno o una cosa: mi attraversa in tutto; gli attraversava tutti i disegni; non tralasciava occasione, anzi n’andava in cerca, d’aver che dire co’ più famosi di quella professione, d’attraversarli (Manzoni). In genere, come negli esempî prec., s’intende che il movimento avvenga in senso trasversale rispetto a quello che si considera l’asse longitudinale della via o della struttura attraversata; in altri casi, però, l’attraversamento può avvenire in senso longitudinale: il corteo attraversò tutta la città; a. un ponte. b. Con riferimento a periodi di tempo, a momenti o condizioni particolari, passare, vivere, sperimentare: stiamo attraversando un periodo di assestamento (di transizione, di decadenza, ecc.); ho attraversato momenti di grande sconforto; la nostra economia attraversa un periodo particolarmente delicato. 2. a. Mettere, porre attraverso: a. un albero alla strada. b. rifl. Porsi attraverso o di traverso: s’attraversoe uno porco tra’ piè del cavallo e fecelo cadere (G. Villani). Fig., opporsi, contrariare, creare impedimenti: il meglio, troppe volte, s’attraversa al bene (Manzoni); e usato assol.: eccomi ... qui seduto, sinceramente disposto quant’altri mai a ridurre in meglio il peggio, e tutto mi s’attraversa (Foscolo). Nel linguaggio marin., con riferimento a un galleggiante, è più com. la forma traversarsi. ◆ Part. pres. attraversante, anche come agg., in araldica, attributo (corrispondente al fr. brochant) di figure che passano sopra altre figure, su partizioni e su convenevoli partizioni. ◆ Part. pass. attraversato, anche come agg., percorso da una parte all’altra: un cortile attraversato da uno steccato; segnato per traverso: una copertina attraversata obliquamente da una striscia azzurra; messo attraverso o per traverso: Attraversato è, nudo, ne la via (Dante); venti o trenta contadini cenciosi, coi loro schioppi attraversati sulle spalle come badili (I. Nievo); tolse il trave attraversato ai battenti (Pavese); in araldica, attributo delle figure su cui passano altre figure attraversanti.

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