Bambino schiavo

Neologismi (2008)

bambino schiavo


loc. s.le m. Bambino sfruttato come uno schiavo. ◆ Avvistata la nave con i «bambini schiavi». «È a largo delle coste della Guinea Equatoriale», dice il governo del Benin. Pronto un ordine di arresto per il comandante. (Foglio, 17 aprile 2001, p. 1, Prima pagina) • La signora Hajjaji sa che nei campus universitari, in America come in Europa, chi parla di diritti viene accusato di essere «neocoloniale» dal relativismo ideologico: chi siamo noi per dare lezioni? Il risultato voluto è la paralisi. Zitti sulle decine di migliaia di neonate soffocate in India con un grumo di tabacco in bocca, voi che spogliate le Veline in tv! Zitti sui bambini schiavi in Sudan, voi che maltrattate il pizzaiolo magrebino! (Gianni Riotta, Corriere della sera, 30 aprile 2003, p. 8, Esteri) • Chi non muore, viene assalito dalla febbre. I bambini schiavi, ammalati, perdono il diritto al cibo sottratto agli aiuti. Stupiti, scorgendo gli estranei, salutano incerti con una mano aperta. (Giampaolo Visetti, Repubblica, 19 ottobre 2007, p. 38, Politica estera).

Composto dai s. m. bambino e schiavo.

Già attestato nella Repubblica del 13 dicembre 1985, p. 14, Cronaca (Leonardo Coen), nella variante grafica bambino-schiavo.