Baudismo

Neologismi (2008)

baudismo


s. m. Atteggiamento, comportamento, concezione dello spettacolo tipici di Pippo Baudo. ◆ [tit.] Non mi piacciono le Crociate ma basta con i «baudismi» [testo] […] Che può dire un genitore, che può dire un professore o un educatore, di fronte ad un baudismo, ad una strizzata, perpetrata in classe? «Ma prof... ha visto [Roberto] Benigni?, io sono per la cultura. Anch’io voglio afferrare l’Oscar». E Oscar, manco a dirlo, è il malcapitato compagno di classe. (Vittorio Colombo, Adige, 19 marzo 2002, p. 54, Lettere & Commenti) • Scusi Ricci ma lei è deluso dal [Paolo] Bonolis amico o innervosito dal Bonolis conduttore? «La delusione c’è stata nel momento in cui ha fatto l’intervista con la maga. E proprio i telespettatori di “Striscia” ce l’hanno segnalata. Ieri sera invece ero perfino fiero di quell’attacco in diretta. Mi sono tornati i conti, evidentemente Paolo vive un delirio di onnipotenza, un momento di baudismo galoppante» [Antonio Ricci intervistato da Maria Volpe]. (Corriere della sera, 12 gennaio 2004, p. 31, Spettacoli) • [Pippo] Baudo ci è cascato, e davanti ai dati dell’Auditel è esploso in un’aspra critica della civiltà contemporanea e «dell’homo televisivus». Non serve a nulla curare la qualità, ha detto, per un paese di cacca ci vogliono sputi in faccia e scazzottate. E giù il muso lungo del bravo conduttore incompreso. Chissà se il re e leader del baudismo ha la coscienza di avere ribadito la legge entropica della televisione: quella secondo cui per elevare il numero di spettatori si deve abbassare la qualità. (Edmondo Berselli, Repubblica, 28 febbraio 2008, p. 1, Prima pagina).

Derivato dal nome proprio (Pippo) Baudo con l’aggiunta del suffisso -ismo.

Già attestato nella Repubblica dell’11 ottobre 1986, p. 33, Radio e Televisione (Beniamino Placido).

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