Benicomunismo

Neologismi (2013)

benicomunismo


s. m. Filone di pensiero e movimento d'opinione contrari alla privatizzazione dei beni considerati comuni e favorevoli a una gestione più estesa e partecipata. Così, dal singolare al plurale, abbandonata la retorica dei beni pubblici per quella dei beni privati, oggi pare trionfare a sinistra il benicomunismo. Che diviene mantra e, per alcuni, addirittura manifesto, portando ad eccessi sublimi: basti pensare all’occupazione ad libitum – altro che simboli! – del Teatro Valle a Roma in nome della libertà di espressione e dell’“amare le pratiche orizzontali” (sic!) o, appunto, alla propaganda utilizzata intorno al referendum di domani a Bologna. (Francesco Clementi, Europaquotidiano.it, 25 maggio 2013, Commenti) [tit.] Uno spettro s’aggira a sinistra: / il “benicomunismo” // Dall’acqua alle foreste, dai farmaci essenziali al Web, i beni comuni / come terza via tra Stato e mercato che conquista sempre più adepti. (Stampa.it, 26 luglio 2013, Cultura).

Composto dal s. m. bene e dall'agg. comune con l'aggiunta del suffisso -ismo.

Si veda il saggio di Piero Bernocchi, Benicomunismo. Fuori dal capitalismo e dal «comunismo» del Novecento, Massari ed., 2012.