Bignamizzazione

Neologismi (2008)

bignamizzazione


s. f. Sintesi, riassunto, riduzione di un fenomeno complesso alle proporzioni di un bignami. ◆ [Romano] Luperini, precursore negli Anni 80 con un «Novecento» per Loescher, non ne ha mai fatto una mera questione di canoni, attento piuttosto a non cadere nella «bignamizzazione usa e getta». Se mai è lui il più pronto e il più avveduto nel tenere aggiornato lo schedario dell’attualità. (Giovanni Tesio, Stampa, 17 settembre 1998, Tuttolibri, p. 4) • Bocciatura senza appello dell’«Osservatore romano» per il kolossal della Rai «Augusto». Il quotidiano sostiene che nel «feuilleton messo in onda» la «pretesa di grandezza si è fatalmente risolta in evidente povertà artistica» e si scaglia contro la «bignamizzazione della storia». (Corriere della sera, 5 dicembre 2003, p. 37, Spettacoli) • C’è anche chi accusa gli autori di scarso coraggio. È Francesco M. Cataluccio, direttore editoriale della Bruno Mondadori. […] «Se in trenta ore devi spiegare il Novecento letterario, devi assumerti la responsabilità d’una scelta». […] Non c’è il rischio d’una bignamizzazione forzata? «No, al contrario. La selezione non implica semplificazione. È soltanto un modo diverso di fare cultura». (Simonetta Fiori, Repubblica, 26 giugno 2004, p. 37, Cultura).

Derivato dal s. m. inv. bignami (‘piccolo manuale che espone in maniera concisa la trattazione di un argomento’) con l’aggiunta del suffisso -izzazione.

Già attestato nella Stampa del 3 ottobre 1996, Aosta, p. 3.