Book value

Neologismi (2008)

book value


loc. s.le m. inv. Valore contabile, nominale; con particolare riferimento al valore di un’attività, di un’impresa, come risulta dal bilancio e dai libri contabili. ◆ Gli analisti, poi, nell’esame dei dati di bilancio ricorrono a degli indicatori fondamentali. I principali sono il P/E (price earning ratio) che misura il rapporto tra la quotazione di un’azione e l’utile netto unitario; il Roe (return on equity), che mette a confronto l’utile dell’esercizio con il patrimonio netto, valutando dunque la capacità di remunerazione del capitale; infine il Book value, o valore di libro, che si ottiene dal rapporto tra il patrimonio netto contabile e il numero delle azioni in circolazione (se questo valore è superiore alla quotazione di Borsa esistono in teoria prospettive di rivalutazione della quotazione stessa). (Giacomo Ferrari, Corriere della sera, 23 marzo 2001, p. 3) • Per fare propria Wind, terza società telefonica in Italia, [Cesare] Romiti […] dovrebbe mettere sul piatto circa 13 miliardi di euro. Una somma considerevole per una società che ha 6,6 miliardi di debiti finanziari, un book value di 6,2 miliardi e ricavi per 4 circa. (Ro. Ro., Unità, 7 dicembre 2004, p. 13, Economia e Lavoro) • Intesa sta partecipando alla privatizzazione della quarta banca libica (seconda nel retail): la gara per Wahda Bank è già partita, non sono stati dati target di spesa ma poco tempo fa Bnp ha pagato 3,6 volte il book value per aggiudicarsi un’altra banca libica. (Vittoria Puledda, Repubblica, 15 gennaio 2008, p. 45, Economia).

Dall’ingl. book value.

Già attestato nella Repubblica del 1° dicembre 1985, Affari & Finanza, p. V (D. E.).