Calamàio

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calamaio


calamàio s. m. [lat. calamarius, agg., der. di calamus «penna»]. – 1. Piccolo recipiente fatto in varie forme e di varie materie, usato per tenervi l’inchiostro e intingervi la penna: carta, penna e c., l’occorrente per scrivere; c. tascabile, quello a chiusura ermetica fatto per poterlo trasportare senza che versi l’inchiostro. Con l’introduzione delle penne stilografiche e delle penne a sfera, il calamaio è ormai quasi dappertutto scomparso dall’uso. 2. Nelle macchine tipografiche, serbatoio contenente inchiostro da stampa, variabile nella forma a seconda che si tratti di macchine a inchiostri grassi, liquidi, ovvero a rotocalco. 3. Raro o ant. con le accezioni in cui è com. la variante calamaro. ◆ Dim. calamaiétto, calamaino; spreg. calamaiàccio.

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