Campanèlla

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campanella


campanèlla s. f. [dim. di campana1]. – 1. Piccola campana in genere, che si suona tirando una corda o anche agitandola (sinon. quindi di campanello nel suo primo sign.): la c. del convento; quando udirete suonare le c., verrete qui di fuor della chiesa (Boccaccio); in partic., quella, un tempo a corda e ora sostituita dal campanello elettrico (ma ancora chiamata spesso la c.), che nelle scuole dà il segnale d’inizio e di termine delle lezioni: al suono della c. gli scolari erano già tutti in classe; non si vedeva l’ora che suonasse la campanella d’uscita. 2. Nome (usato per lo più al plur.) di piante diverse che hanno il fiore a forma di campana: alcune spontanee, come il vilucchione, altre coltivate, come alcune specie di campanula, ipomea e leucoio (v. anche campanellino, n. 2). 3. a. Nella tecnica di laboratorio, tubo di vetro chiuso o munito di rubinetto a un’estremità, graduato o no, per lo più usato per raccogliere gas, per far vaporizzare liquidi, ecc. b. Nella tecnica di fonderia, sorta di staffa cilindrica (detta anche rialzo) che viene posta al di sopra delle forme per ottenere una maggiore altezza di colata. 4. a. Anello metallico usato in lavori di finimento e di arredamento; in partic., quelli infissi al muro di palazzi antichi per sostenere drappi e bandiere o per legare le briglie delle cavalcature e quelli applicati ai portoni di palazzi signorili e di chiese per servire da bussatoi. b. Ciascuno degli anelli usati per fissare e far scorrere tende o altro. c. Anello fissato al fodero della sciabola per poterla agganciare al cinturino; anche l’anello fissato alla coccia dell’impugnatura delle pistole, al quale viene attaccato il cordone da appendere al collo. d. L’anello di ferro che si passa nelle narici dei buoi, bufali e sim., detto anche nasiera. e. Orecchino grande a forma di anello. f. Al plur. (più spesso nella forma del dim.), sorta di pasta da minestra a piccoli cerchietti. ◆ Dim. campanellina.

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