Classificatóre

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classificatore


classificatóre s. m. [der. di classificare]. – 1. (f. -trice) Chi classifica: è un esperto c. di libri antichi; in alcune industrie, operaio addetto alla classificazione del materiale di raccolta: c. di stracci. 2. a. Cartella per tenere insieme – classificati – documenti, lettere e sim. (corrisponde al fr. dossier). b. C. di francobolli, serie di fogli in cartoncino piuttosto robusto, staccati o più spesso legati insieme a formare una specie di volume, muniti di strisce trasparenti, sotto le quali si collocano in ordine i francobolli. c. Mobile, spesso di metallo, con cassetti per schedarî. C. elettromeccanico, dispositivo per il reperimento celere di schede, pratiche, ecc., nel quale un selettore automatico fa pervenire, in pochi secondi, a portata di mano dell’operatore il contenitore desiderato, attraverso meccanismi a catena azionati elettricamente, che portano gli appositi contenitori su piani di sostegno mobili. 3. Nella tecnica, in generale, ogni apparecchio destinato a ordinare e suddividere un insieme di elementi in classi, cioè in aggruppamenti caratterizzati ciascuno da una proprietà o da una grandezza numerica; in partic., ogni apparecchiatura in cui si fa avvenire la classificazione di materiale solido granulare in base alle differenti velocità finali di caduta delle particelle costituenti il materiale stesso. In laboratorio sono usati i c. a caduta libera (detti anche elutriatori), in cui il materiale da separare, posto sotto forma di sospensione in un recipiente, viene inviato in una colonna verticale, percorsa da una corrente ascendente di fluido trasportatore; le particelle solide, a seconda che abbiano velocità di caduta maggiore o minore della velocità di salita del fluido trasportatore, si raccolgono in fondo alla colonna o escono in alto attraverso uno sfioratore. Industrialmente sono adoperati i c. a rastrelli e i c. a coclee, costituiti da vasche a fondo inclinato dotate di gruppi di rastrelli mobili o di coclee che mantengono la sospensione in agitazione così da consentire la caduta e la successiva rimozione, tramite i rastrelli, delle particelle più pesanti, mentre le particelle più fini rimangono in sospensione.

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