Controstampa

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controstampa


(o contrastampa) s. f. [comp. di contro-, o contra-, e stampa]. – Impressione che una stampa fresca lascia sopra un foglio posto a contatto con essa, specularmente invertita rispetto alla stampa e quindi riproducente la matrice. Anche, macchia o imperfezione verificatasi durante la stampa (eliminabile, per es., interponendo fogli tra quelli già impressi e quelli da imprimere, oppure spruzzando liquidi di protezione sui fogli freschi). Nell’arte incisoria, c. della prova (o controprova), stampa ottenuta applicando un foglio di carta bagnato sopra la prova ancora umida di un’incisione e ripassandola poi sotto il torchio, in modo da riprodurre il disegno quale fu inciso sulla lastra, utile quindi per il ritocco o la correzione dell’originale.