Créscere

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crescere


créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e progressivo sviluppo, detto dell’uomo, degli animali, delle piante: il bimbo cresce a vista d’occhio; com’è cresciuto presto tuo figlio!; i polli crescono rapidamente; quant’è cresciuto questo pino!; anche con compl. predicativo: c. sano, robusto; questi ulivi crescono stentati; con riferimento agli organi dell’uomo o degli animali, o alle singole parti delle piante: crescono i denti, i capelli, le unghie, la barba; crescono le ali, le penne; crescono i rami, le foglie, ecc. In partic., riferito all’uomo: a. Divenire adulto: non vedo l’ora che crescano questi ragazzi; non ha ancora finito di c., scherz., di persona bassa di statura; s’è guastato nel (o col) c., iron. o scherz. b. Determinato da un compl. di luogo, trascorrere l’infanzia e l’adolescenza: sono cresciuto in campagna; i’ fui nato e cresciuto Sovra ’l bel fiume d’Arno a la gran villa (Dante); o essere allevato: è cresciuto in casa dei nonni; anche indicando il modo: c. nella ricchezza, in mezzo agli agi, nello spettacolo della miseria. 2. Diventare maggiore in relazione a determinate qualità o condizioni (specificate dal complemento introdotto dalle prep. di o in): c. di volume, di peso, di numero; la merce cresce continuamente di prezzo; c. in altezza, in lunghezza, ecc. Riferito a persona: c. d’età, di peso, di statura; c. negli anni; anche, avanzare, progredire, o perfezionarsi: c. in saggezza, in grazia, in bellezza, in virtù; c. d’intelligenza; c. di grado; c. in fama, in reputazione; In tanto fasto, in tanto orgoglio crebbe (Ariosto). 3. Genericamente, diventare maggiore: cresce il peso, il volume, la velocità, la distanza, ecc.; i prezzi tendono a crescere. In partic., aumentare, rispetto a determinate qualità o condizioni: a. Di volume: il lievito fa c. la pasta; il legno è cresciuto per l’umidità; cresce il gonfiore; di acque, ingrossarsi, alzare il livello: il fiume continua a c.; il mare cresce con l’alta marea; della luna, passare dalla fase di luna nuova alla fase di luna piena. b. Di quantità: il lavoro mi cresce fra le mani; crescono i guadagni, le spese, i bisogni, le necessità. c. Di numero: la popolazione è notevolmente cresciuta; la famiglia cresce di anno in anno; sono cresciuti gli iscritti al partito. d. Di peso: sono cresciuto due chili in questo mese. e. Nel tempo, nella durata: le giornate cominciano a c. alla fine di dicembre. f. Di prezzo: la carne è cresciuta (di) due euro al chilo. g. Di forza, intensità, potenza e sim.: cresce la sete, la fame, l’appetito; cresce la febbre, il dolore, la rabbia, l’allegria, la tristezza; cresce il malumore, il malcontento; la sua fama continua a c.; Cresce il grido, raddoppia il furor (Manzoni). 4. Risultare eccedente: mi crescono dieci euro nel conto. In partic., nel canto e nell’esecuzione strumentale, detto di nota che ha un’intonazione più alta di quel che dovrebbe essere: il tuo la cresce di mezzo tono; riferito all’esecutore, eseguire una nota su un tono più alto del dovuto: tu cresci leggermente. 5. poet. Avanzare, farsi sotto all’avversario, in un duello e sim.: Or gira intorno, or cresce innanzi, or cede (T. Tasso). 6. tr. a. Accrescere, far diventare più grande: c. la razione giornaliera; c. lo stipendio agli impiegati; c. le tasse; c. il rigore, la sorveglianza (con queste accezioni, è più com. aumentare). b. Nei lavori a maglia, aumentare il numero delle maglie sulle quali si lavora, gettando il filo, per ogni maglia che si vuole aumentare, sul ferro di destra. Nei lavori a uncinetto, aumentare il numero delle maglie, entrando due volte nello stesso punto. c. Allevare, educare: sei poco riconoscente verso chi ti ha cresciuto con tanti sacrifici; voi dalla povertà di mio padre togliendomi, come figliuola cresciuta m’avete (Boccaccio). ◆ Part. pres. crescènte, anche come agg. nei varî sign. del verbo: in progressione crescente; la piena è ancora nella fase crescente; luna crescente (opposta alla luna calante), la parte visibile del satellite nel periodo di passaggio dal novilunio al plenilunio; Renzo s’accorgeva anche lui d’un ronzio crescente nella strada (Manzoni); lo seguii a passo svelto, con un senso di crescente angoscia (Domenico Starnone). Per l’uso come s. f. e m., v. crescente1 e crescente2.

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