Datazióne

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datazione


datazióne s. f. [der. di datare]. – Atto, effetto del datare, indicazione della data: d. di una lettera, di un atto pubblico; stili di datazione (v. stile); in diplomatica, la formula dei documenti che esprime gli elementi della data (più comunem. usata, in questa accezione, la forma lat. datatio). Più spesso, assegnazione della data, accertamento, eseguito mediante l’indagine storica o una serie di ragionamenti induttivi, del tempo in cui un fatto è avvenuto: risolvere un problema di d.; documento, fatti di difficile d., di d. incerta; d. di un vocabolo, indicazione della prima volta in cui esso è attestato nella lingua (con riferimento al passato, s’intende per lo più nella lingua scritta). D. geologica, l’insieme delle ricerche, compiute con metodi diversi (e variamente denominati: metodo di analisi delle varve, metodi radiochimici, ecc.), volte a stabilire l’età assoluta delle formazioni rocciose e la durata dei tempi geologici. In partic., la d. col metodo del carbonio 14 (14C), usata anche in archeologia, si basa sul fatto che il 14C, radioattivo, formantesi in continuazione nell’alta atmosfera, in combinazione con l’ossigeno dà luogo ad anidride carbonica radioattiva, che viene assimilata dagli organismi viventi analogamente a quella normale; dopo la morte, rimanendo attivo solo il processo di disintegrazione, la quantità residua di 14C nel campione morto, espressa dalla sua radioattività, rivela il tempo trascorso dalla morte stessa (su principî analoghi si basano i metodi del potassio-argo, del rubidio-stronzio e del piombo).