Didascàlico

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didascalico


didascàlico agg. [dal lat. tardo didascalĭcus, gr. διδασκαλικός; v. didascalia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’insegnamento: metodo d. (più com. didattico). 2. Che ha lo scopo d’insegnare (o anche, in taluni casi, di spiegare, commentare); detto in partic. di quelle opere che si propongono l’ammaestramento scientifico, dottrinario, morale, o anche pratico: poesia d., quella, largamente coltivata da Greci e Latini, e diffusasi poi nelle letterature europee fino al Romanticismo, che univa all’esigenza espositiva l’intento di temperare con l’arte l’aridità degli insegnamenti; analogam., prosa d., poemetti d., letteratura d. (o di carattere d., d’intenti d.), e sim.; per estens., poeti, scrittori d., autori di opere didascaliche; metro d., nella poesia classica, l’esametro e, raramente, il distico elegiaco e altri metri. 3. In giudizî limitativi, di esposizione scritta o anche orale che tende esclusivamente ad ammaestrare e perciò aridamente scolastica, monotona, priva di vivacità: una prefazione d.; un commento d.; una comunicazione di tono didascalico. ◆ Avv. didascalicaménte, in forma didascalica, con l’intento di insegnare: trattare un argomento didascalicamente.

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