Discréto

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discreto


discréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni d., gli anni della discrezione, l’età cioè in cui si acquista la capacità di discernere il bene dal male. b. Distinto, chiaro, ben visibile: molti, quando vogliono leggere, si dilungano le scritture da li occhi, ... e in ciò più rimane la lettera d. ne la vista (Dante). 2. In giudizî qualitativi, abbastanza buono, soddisfacente: un d. pittore; un d. sarto; un allievo d.; un’opera d.; avere una d. posizione sociale; godere di una d. salute, di un d. benessere economico; ottenere risultati d.; riportare d. voti agli esami; rivelare d. attitudini letterarie; il tempo si mantiene d.; nell’uso scolastico, valutazione e giudizio corrispondente all’incirca al voto 7 (nella scala da 1 a 10). 3. a. Con riferimento a quantità, moderato, contenuto entro giusti limiti, non eccessivo: fare uso d. delle bevande alcoliche; il prezzo mi pare discreto. Talvolta, in espressioni attenuate o ironiche, indica quantità più che sufficiente: potremo realizzare un d. guadagno; ho un d. appetito; si andava a d. velocità; hai una d. dose di sfacciataggine. b. In patologia, di forma clinica attenuata di una determinata malattia, per lo più infettiva: vaiolo d.; tubercolosi miliare discreta. 4. a. Riferito a persona, limitato nelle esigenze, moderato nei desiderî: il venditore è stato d. nel prezzo; siate d. nel chiedere. b. Che agisce o si comporta con discrezione, con senso di opportunità e di misura, quindi non importuno, non invadente: è una persona d.; un ospite d.; oppure che sa tacere al momento opportuno, che è capace di mantenere un segreto (cfr. discrezione): confìdati pure con lui, è una persona discreta. 5. In espressioni scientifiche e tecniche, e talora nell’uso letter. e filosofico, diviso, distinto, discontinuo (e anche, in qualche caso, sinon. di digitale2 o numerico). In partic.: in matematica, di un insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio, ecc.) quando per ogni punto di esso esiste un intorno nel quale non cadono punti dell’insieme stesso; in fisica, spettro d. o discontinuo quello costituito da un numero più o meno grande di righe sottili, brillanti, di diverso colore, separate l’una dall’altra da intervalli oscuri, o di zone luminose, apparentemente continue, anch’esse separate da intervalli oscuri. 6. Con altra accezione, in fisica, il termine è spesso usato, in relazione a sorgenti di energia raggiante, nel sign. di «localizzato» (e in contrapp. a esteso, diffuso): sorgente discreta. 7. s. m. Delegato eletto dal capitolo provinciale dei frati minori al capitolo generale, di cui fa parte di diritto. ◆ Avv. discretaménte, sufficientemente bene, in modo o in quantità soddisfacente: guadagna, campa discretamente; l’esame è andato discretamente; di salute sto discretamente (anche, pop., discretamente bene); iron.: è discretamente ignorante. Meno com., con moderazione, con discrezione: chiedere, desiderare, agire, comportarsi discretamente; o con discernimento, in modo giudizioso: discretamente in ciò ha il mio padre adoperato (Boccaccio).

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