Dolcevitoso

Neologismi (2008)

dolcevitoso


agg. Che ama la dolce vita, che sa apprezzare i piaceri della vita. ◆ I rotocalchi dell’epoca si occuparono di pedinare la ragazzaccia lungo il corso assai movimentato dei suoi amori. Almeno uno, quello con Corrado Pani, biasimatissimo per avere, i due clandestini, addirittura generato un figlio. Ma più ancora della liberalità privata, che per altro impressionava soprattutto i baciapile (tanti, ma non abbastanza da frenare la smania dolcevitosa degli italiani), era la voce a rompere le righe. Potentissima, quasi fredda nel timbro metallico degli acuti e quasi maschile quando scendeva nei bassifondi del suono, la voce di Mina sfigurò letteralmente la tradizione canora. (Michele Serra, Repubblica, 24 marzo 2000, p. 58, Spettacoli) • Fino all’altroieri, il mondo dell’impresa tradizionale ha guardato con sufficienza, e a volte con un filo di sussiego, ai cosiddetti «cinematografari», quell’universo colorito e dolcevitoso che andava dal produttore alla comparsa, passando per la truccatrice, il falegname e l’autista della diva. Altro che Vallettopoli: si tratta in realtà di destini e vite che si sono sempre giocati sulle trame di un palinsesto, sulla fortuna di una cena ben riuscita, famiglie appese alla telefonata di Tizio o Caio, nel disinteresse generale. (Barbara Palombelli, Stampa, 20 luglio 2007, p. 35, Società e Cultura).

Derivato dal titolo (La) dolce vita con l’aggiunta del suffisso -oso.

Già attestato nella Repubblica del 21 dicembre 1996, p. 1, Prima pagina (Michele Serra).