Esprèsso

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espresso


esprèsso agg. e s. m. [part. pass. di esprimere; nel sign. 4, dal fr. (train) express, ingl. express; nel sign. 5, dall’ingl. express, che a sua volta è dal fr. exprès]. – 1. ant. Tratto fuori mediante spremitura: il succo e. dal frutto; fatto uscire, mandato fuori da un corpo: le lagrime e. dagli occhi; il sudore e. dall’organismo; Il cader dilatò le piaghe aperte, E ’l sangue e. dilagando scese (T. Tasso). In tutti questi esempî, e così nei primi esempî che seguono, conserva il valore di participio in funzione verbale. 2. a. Con il sign. più com. di esprimere, pronunciato, manifestato verbalmente: Lo suon de le parole vere e. (Dante); i concetti, i pensieri, i sentimenti e.; idee e. bene, male, convenientemente, pienamente. Quindi (come vero e proprio agg.), significato in modo chiaro sia con parole sia altrimenti, esplicito, manifesto: eran venuti e. avvisi al tribunale della sanità (Manzoni); con l’e. consenso dei genitori; per volontà e. del direttore; col patto e. che abbandonassero il territorio; condizione risolutiva e. (v. risolutivo, n. 1 a); e. proposito, formulato interiormente con ferma deliberazione. Talora col sign. di «preciso»: è tuo e. dovere. b. ant. Dichiarato: al mio nemico e. (Bembo), che ha cioè manifestato chiaramente il suo odio per me. c. letter. Rappresentato efficacemente in opere d’arte: il dolore e. nel volto di Cristo (qui con valore di part.). 3. a. ant. Mandato apposta: che il duca di Ferrara mandi dal re Filippo persona e. (Caro). Uomo e., e più com. come sost., un e., persona inviata apposta in un luogo per portar lettere, dispacci, pacchi, o per altri affari urgenti: quello stesso giorno ... arriva un e. al signor podestà di Lecco, e gli presenta un dispaccio del signor capitano di giustizia (Manzoni); lettera spedita per e.; corrispondenza da essere recapitata per espresso. b. Da queste accezioni l’uso di per espresso come locuz. avv., espressamente, rapidamente, e il sost. espresso, che ha indicato lettera (o plico) recapitati subito, appena giunti a destinazione, con fattorino straordinario: spedire, imbucare, ricevere un e.; la buca degli e.; il fattorino degli espressi (anche, come agg. invar., lettera espresso, raccomandata espresso); si è chiamato espresso anche il francobollo per affrancare la lettera con la soprattassa prevista per gli espressi; corriere e., servizio di consegna veloce chiamato, nelle Poste italiane, postacelere. 4. Treno e., o, come s. m., espresso, in passato, treno adibito a lunghi viaggi per lo più internazionali: e. per l’Oriente (più noto con il nome ingl. di Orient-Express); Compagnia dei grandi e. internazionali. Dal 1974, nome con cui nelle ferrovie italiane vengono indicati (e negli orarî ferroviarî segnati con la sigla EXP) i treni precedentemente chiamati direttissimi. 5. Caffè e., caffè ristretto preparato apposta per il cliente che l’ha ordinato, con speciali macchine di vario genere; come s. m.: mi fa un espresso? In trattoria, piatti e., le vivande che vengono preparate sul momento. 6. Con valore avverbiale, espressamente, esplicitamente: E ciò espresso e chiaro vi si nota Ne la Scrittura Santa (Dante). ◆ Avv. espressaménte (v.).

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