Flash-mob

Neologismi (2008)

flash-mob


(flash mob), loc. s.le m. inv. Riunione di gruppo improvvisata, che si organizza mediante una convocazione a catena inoltrata su siti Internet o tramite messaggi di posta elettronica, durante la quale i partecipanti compiono un’azione collettiva. ◆ [tit.] Anche a Roma sbarca la «mania» del flash-mob con inviti via e-mail [testo] Diffusissima negli Stati Uniti e in Giappone la moda dei flash mob sta prendendo piede anche in Italia. Si tratta di mobilitazioni improvvise che coinvolgono centinaia di persone reclutate con inviti a catena tramite mail. Ai convocati viene chiesto di recarsi in un luogo pubblico dove riceveranno ulteriori informazioni sul da farsi. Il tutto dura pochi minuti. Una folla di sconosciuti appare ad un’ora prestabilita nel luogo prescelto, compie azioni apparentemente senza senso e poi si dissolve. Lo scopo è solo quello di divertirsi. (Giornale, 28 settembre 2003, p. 38, Cronaca) • Alle 14 parte il primo «flash mob internazionale». Un gruppo di sconosciuti si coordina tramite email, blog e siti nascosti, si riunisce in un luogo concordato e organizza una performance collettiva. (Stampa, 19 giugno 2004, p. 18, Cronache) • che dire del «flash mob»? Moda americana, consacrata anche dal film «Notte prima degli esami oggi» di Fausto Brizzi, ha dato vita ad una serie di baci e di balli di massa, organizzati con il passaparola in un posto e ad un’ora prefissata. (Ylenia Spinelli, Provincia, 14 febbraio 2008, p. 39, Cultura Spettacoli).

Dall’ingl. flash-mob, a sua volta composto dai s. flash (‘idea improvvisa, baleno’) e mob (‘folla, moltitudine disordinata’).

V. anche mob, smart mob.