Galanterìa

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galanteria


galanterìa s. f. [der. di galante]. – 1. a. Gentilezza ostentata e cerimoniosa verso le donne, dimostrata nelle parole, nell’atteggiamento e nei gesti, come comportamento occasionale o abituale: inchinarsi con g.; è pieno di g. con le signore; un anziano scapolo, di una g. esagerata, stucchevole; g. di modi, di tratto. b. Atto o parola galante; fare, dire delle g.; g. sciocche; iron., di frase poco gentile o grossolana, o anche ostile, provocatoria: è una delle sue solite g.!; s’era messo a predicare, e a proporre, così una g., che s’ammazzassero tutti i signori (Manzoni). 2. ant. Garbo, leggiadria, avvenenza: «eleganza», ovvero «leggiadria», poiché questo vocabolo «galanteria» non è usato ancora da’ buoni scrittori (Varchi). 3. ant. Con sign. concr., ornamento, oggetto fatto con arte minuta, di gusto squisito: si era alzata per osservare al buio le g. disposte in bell’ordine sui mobili (Verga); in partic., ninnolo acquistato per farne un dono: ho portato delle g. da Venezia. Per estens., di cibo o dolciume che nella fattura e nella presentazione appaia particolarmente curato: questo pollo, questa torta è una vera galanteria.

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