Inciṡióne

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incisione


inciṡióne s. f. [dal lat. incisio -onis, der. di incīdĕre «incidere2»]. – 1. a. L’operazione dell’incidere; taglio più o meno profondo, di solito netto e sottile e praticato con strumento tagliente o appuntito secondo una linea o in forma determinata su una qualsiasi superficie e soprattutto su quella di un corpo animale o di un vegetale: i. di un ascesso; i. della corteccia di un albero (per farne colare la resina, il latice, ecc.); i. superficiale, profonda; i. lineare, in croce, ecc. In partic., i. chirurgica, fase dell’intervento operatorio nella quale si produce una soluzione di continuità nei tessuti per poter procedere alle fasi successive. b. Con uso fig., nella metrica classica, pausa (cesura) che cade in un determinato punto, costante, del verso, coincidendo con la fine di una parola; sinon. quindi di dieresi. 2. estens. Solco, intaglio, in genere stretto e profondo, operato dagli agenti esogeni sulle forme della superficie terrestre. 3. a. Disegno eseguito sopra una superficie dura (metallo, legno, pietra, ecc.), incidendo la superficie con uno strumento a punta sia direttamente a mano (i. a bulino, a puntasecca, a mezzatinta o maniera nera) sia usando una sostanza corrosiva (i. all’acquaforte, all’acquatinta) dopo avere steso sulla lastra metallica uno strato di vernice protettiva; una tecnica particolare è la cosiddetta i. a vernice (o a cera) molle, eseguita applicando sul metallo una base resistente all’acido (alla quale è stata aggiunta una certa quantità di sego che rende l’impasto più molle) e appoggiandovi sopra il lucido sul quale è stato ricalcato il disegno che si vuole riprodurre; interponendo tra la lastra e il calco uno o più fogli di carta velina, si ripassa quindi tutto il disegno con una matita appuntita, premendo uniformemente, così da ottenere infine, esponendo la lastra all’azione dell’acido (morsura), il caratteristico aspetto delicato del segno del lapis. Il disegno, ottenuto con le diverse tecniche ora descritte, può risultare in cavo o più raramente in rilievo e può essere usato a scopo decorativo oppure servire per la riproduzione di varie copie su altra materia. b. L’arte stessa di eseguire tali disegni: storia dell’incisione. c. concr. L’immagine ottenuta mediante impressione su carta o altro della matrice incisa (sinon. in genere di stampa): collezione di incisioni; le i. di Piranesi. 4. Registrazione del suono su appositi supporti: procedere all’i. di un disco; l’i. di una canzone, di un concerto; i. stereofonica; una buona i., un’i. difettosa. 5. In ottica, proprietà di un obiettivo di essere incisivo (detta anche incisività). TAV.