Intrecciare

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intrecciare


v. tr. [der. di treccia] (io intréccio, ecc.). – 1. Unire a treccia, torcere insieme fili o altri elementi flessibili formando una treccia: i. i capelli, i trefoli di un cavo; i. steli, giunchi, paglia; i. un cordoncino a (o con) un nastro. Con sign. più generico, intessere, disporre come si fa intessendo: i. i fiori; i. una ghirlanda; i. le dita; Le passere la sera intreccian voli A noi d’intorno ancora (Carducci); nell’ant. linguaggio marin., i. i remi, sinon. di acconigliare. In usi fig., comporre con arte e ordinatamente: i. le fila di un racconto, di un’azione drammatica; i. le danze, di più persone che ballino; i. le figure di un ballo (ant., i. o tessere carole); più com., iniziare, allacciare, stringere: i. una relazione (amorosa o d’altra natura); i. rapporti di amicizia; con tutto ciò che non sopporto, del resto, per farmi una ragione della sua esistenza ed accettarlo, finisco sempre per i. qualche legame affettivo (Sandro Veronesi). 2. intr. pron. e rifl. recipr. Di una o più cose, unirsi a treccia o più genericam. attorcigliarsi, imbrogliarsi insieme: il filo si è intrecciato; i fili si sono tutti intrecciati; il cavo del telefono si è intrecciato a (o con) quello della lampada; estens., incrociarsi, intersecarsi: i razzi s’intrecciavano nel cielo. Fig., di avvenimenti o fatti che s’incontrano o sovrappongono avviluppandosi e confondendosi: ordini e contrordini che s’intrecciano. ◆ Part. pass. intrecciato, anche come agg.: capelli intrecciati; cavi intrecciati; cifra formata dalle iniziali intrecciate; fig., idee intrecciate, discorso intrecciato, arruffati, confusi. Con accezioni partic.: capriola intrecciata (o assol. intrecciata s. f.), leggero salto in alto durante il quale si sbattono più volte le gambe prima di ricadere al suolo; punto intrecciato, punto di ricamo, lavorato dall’alto al basso, formato di due punti orizzontali accostati, intersecati verticalmente nel fare la presa. In matematica (in contrapp. a semplice), detto di una poligonale piana (chiusa o aperta), e analogam. di una linea (chiusa o aperta), che attraversa sé stessa.