Inùtile

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inutile


inùtile agg. [dal lat. inutĭlis, comp. di in-2 e utĭlis «utile»]. – 1. a. Che non dà alcuna utilità o vantaggio: spese i.; quante parole i.!; una macchina ormai i., un utensile divenuto i., che è ormai inservibile perché guasto o per altri motivi; stragi, massacri i., quelli della guerra, quando non rechino alcuna utilità per la condotta delle operazioni e per la soluzione del conflitto. Riferito a persona: essere, sentirsi i.; credo ormai di essere i. qui; la tua presenza è i.; in partic., di chi non è buono a nulla (per incapacità o per inerzia abituale): un collaboratore i.; gente i., di nessuna utilità per il suo ambiente o per la società; bocche i., persone che mangiano il pane a ufo, oziose. b. Superfluo: il tuo avvertimento è i., lo sapevo già; prendere i. precauzioni. Con la negazione, non i., non soltanto utile ma opportuno, necessario: raccomandazioni non i.; non sarà i. ricordare, ripetere, e sim. c. Inefficace, che non produce il risultato voluto o sperato, che rimane senza effetto: rimedî i.; la cura si è dimostrata i.; opera, fatica i.; un viaggio i.; i miei sforzi sono riusciti i.; con lui, ogni discorso è i.; rimproveri, preghiere, minacce, tutto fu inutile. 2. Sostantivato con valore neutro, in funzione di predicato nominale di una prop. soggettiva: è i. che t’affanni tanto; è i. dirglielo, tanto continuerà a fare di testa sua. In frasi assolute, esprime scoraggiamento, o rassegnazione di fronte a cosa che appare inevitabile, a una situazione che non può esser mutata: è i., non ce la faccio più; è i., non ci riuscirete mai; è i., bisogna sopportarlo! ◆ Avv. inutilménte, senza alcuna utilità, senza risultato: spendere inutilmente il proprio denaro; sprecare inutilmente il tempo; tentare, parlare, arrabbiarsi inutilmente.