Ipercentrista

Neologismi (2008)

ipercentrista


(iper-centrista), agg. Che manifesta in modo risoluto, e perfino eccessivo, posizioni politiche centriste. ◆ Modello statalista, iper-centrista, burocratico. Questa è l’accusa che il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha rilanciato ieri sera a Rosy Bindi dopo le dichiarazioni fatte dal ministro al convegno di Rifondazione comunista. (Antonella Cremonese, Corriere della sera, 26 gennaio 1998, p. 40, Lombardia) • si consuma con beffarda fulmineità la parabola di [Sergio] D’Antoni, che tanto a lungo ci aveva tenuto sulla corda per rivelarci il suo terzo segreto: la resurrezione del Grande Centro. Sì, forse oggi è vagamente impietoso, per quanto inevitabile, ripercorrere la storiella del «Signor Néné», del leader ipercentrista eternamente equidistante che si vantava di non stare «né con la destra né con la sinistra», di non essere «né fascista né comunista», di non schierarsi «né per le imprese né contro le imprese». (Sebastiano Messina, Repubblica, 22 maggio 2001, p. 8, Politica) • La relazione ipercentrista di [Francesco] Rutelli e la collocazione europea del partito hanno suscitato il risentimento di Rosy Bindi e di Gad Lerner, (Roberto Scafuri, Giornale, 8 luglio 2004, p. 8, Interni).

Derivato dall’agg. centrista con l’aggiunta del prefisso iper-.

V. anche ultracentrista.