Iperconcentrazione

Neologismi (2008)

iperconcentrazione


(iper-concentrazione), s. f. Concentrazione eccessiva, posizione dominante. ◆ «Io credo – ha proseguito [Piero] Fassino – che i rilievi che hanno portato il presidente Ciampi a rinviare alle Camere la legge Gasparri non riguardano solo il destino di Rete 4 ma come evitare una iperconcentrazione del sistema televisivo, l’equilibrio della pubblicità sulla carta stampata e sulla televisione, date e tempi di introduzione del sistema digitale e il pluralismo del sistema informativo». (Flavia Amabile, Stampa, 24 dicembre 2003, p. 2, Interno) • «Forza Italia farebbe bene a rivedere la propria posizione, non si può insistere con una norma che accresce ancora di più l’iperconcentrazione pubblicitaria nelle mani di Mediaset, che già oggi è del 70 per cento» [Piero Fassino]. (Messaggero, 7 gennaio 2004, p. 4, Primo piano) • «A Milano vive e vota solo un quarto dei cittadini che gravitano sulla città. Eppure tutti i grandi progetti nascono senza un’interlocuzione con il resto dell’area metropolitana. Dico: è un errore. E sotto sa cosa c’è?» Lo dica lei, architetto: cosa c’è? «L’idea di una iper-concentrazione» [Giuseppe Boatti intervistato da Armando Stella]. (Repubblica, 25 maggio 2008, p. 3, Primo piano).

Derivato dal s. f. concentrazione con l’aggiunta del prefisso iper-.

Già attestato nel Corriere della sera del 22 aprile 1992, p. 18, Economia (Stefano Cingolani).