Lacìnia

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lacinia


'lacìnia s. f. [dal lat. lacinia «brandello, lembo, frangia», prob. affine a lacer «lacero»]. – 1. a.' ant. Orlo, lembo, frangia. b. letter. Nel linguaggio dei filologi, la parola è talora usata nel sign. originario di brandello, frammento, soprattutto per indicare frammenti di papiri in strisce sottili o addirittura filiformi; e in senso fig., frammenti minimi dell’opera di qualche autore antico che siano pervenuti fino a noi. 2. In anatomia, nome dato ad alcune formazioni, piatte e allungate o simili a frange, per lo più fibrose o mucose: quelle, per es., del padiglione della tuba di Falloppio. 3. Al plur., in zoologia: a. Piccole appendici sotto la gola delle capre, chiamate anche barbazzali. b. Processi volti verso l’esterno della parte basale di alcune appendici dei crostacei. c. Lobo interno della mascella negli insetti con apparato boccale masticatore. 4. In botanica, lobo stretto, allungato, con estremità generalmente acuta, in cui può essere diviso un qualsiasi organo laminare, come le foglie sommerse dei ranuncoli acquatici, o i petali delle resede.

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