Lusso

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lusso


s. m. [dal lat. luxus -us «sovrabbondanza, eccesso nel modo di vivere», prob. affine all’agg. luxus «slogato, storto», da cui luxare (v. lussare)]. – 1. a. Sfoggio di ricchezza, di sfarzo, di magnificenza; tendenza (anche abituale, come tenore di vita) a spese superflue, incontrollate, per l’acquisto e l’uso di oggetti che, o per la qualità o per l’ornamentazione, non hanno una utilità corrispondente al loro prezzo, e sono volti a soddisfare l’ambizione e la vanità più che un reale bisogno: vivere nel l., con gran l.; famiglia abituata al l., a cui piace il l.; combattere il l., predicare contro il l.; leggi contro il l. (dette anche leggi suntuarie), le leggi che, fin dall’antichità classica, furono volte a frenare le spese e i consumi superflui (v. suntuario); l. raffinato, o esagerato, eccessivo, sfrenato, smodato, disastroso, rovinoso; vestire con l.; casa arredata con molto l.; ornare, decorare con l.; che l.!, quanto l.! (e con più ironia, che lussi!), vedendo sfoggio di abiti, di oggetti di arredamento, di comodità superflue, o anche qualche oggetto vistoso e di alto costo. b. La cosa stessa, o la spesa, che si ritiene superflua o comunque eccessiva (con questo sign., è spesso usato al plur.): andare in albergo, con questi prezzi, è un l. che non ci possiamo permettere; certe comodità che in paesi più evoluti sono considerate indispensabili, in altri sono giudicate un l.; spendere in lussi. Scherz. o iron.: oggi che ho avuto lo stipendio, posso anche concedermi il l. di offrirti una cena in trattoria; col lavoro che c’è, non possiamo concederci il l. di stare con le mani in mano. Estens., larghezza, abbondanza in genere: volume stampato con molto l. di illustrazioni; un articolo di scarsa consistenza ma con gran l. di citazioni. 2. Di lusso, locuz. aggettivale riferita a tutto ciò che comporta grande spesa, o ha carattere voluttuario, raffinato, e non è, in sé stesso o nelle sue qualità, strettamente necessario (contrapp. a ciò che è utile o semplice): articoli, oggetti, generi, prodotti, consumi di l.; abito, automobile, appartamento di l.; le importazioni di mercanzie di puro l. sono sempre una vera e reale perdita per lo stato (Genovesi); esemplare stampato in carta di l.; edizione di l. (in grande formato, su carta e con rilegatura di pregio, con ricchezza di illustrazioni, ecc.). Nel linguaggio più propriam. economico, bene di l., bene il cui acquisto non promuove nuove energie produttive e che si esaurisce nel procurare a chi lo ha acquistato la soddisfazione che ne attendeva; produzione di l., quella che, pur avendo carattere di produzione per chi la compie, ha carattere di consumo per la società, in quanto non accresce ma riduce la quantità dei beni affluenti alla società stessa.