Màglia¹

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maglia1


màglia1 s. f. [dal provenz. malha, che è il lat. macŭla «macchia1» e «lacuna, buco (in un tessuto a rete)»]. – 1. a. Intreccio di filati di lana, seta, cotone, ecc. legati assieme in anse più o meno strette sia manualmente, con apposite asticciole (ferri da calza) o con l’uncinetto, sia mediante particolari macchine: fare la m.; lavorare a m.; tessuti a m.; m. fitta, rada. b. L’intero intreccio in cui le maglie si uniscono senza soluzione di continuità a formare un tessuto molto elastico: una gonna, un completo di maglia. c. Nell’industria degli stracci, il termine è usato come nome di materia, quindi sempre al sing.: una partita di m. ordinaria. 2. a. Capo di biancheria intima, lavorato o tessuto a maglia, di solito non colorato, che copre il busto, le spalle e talvolta anche le braccia o parte di esse: m. di lana, di cotone, di fibre sintetiche; m. leggera, pesante, invernale; m. senza maniche, con maniche corte, con maniche lunghe; mettersi, togliersi, cambiarsi la maglia. b. Indumento esterno di maglia di lana o di cotone, di forma e colori varî, che ricopre la parte superiore del corpo (se piuttosto ampio, e indossato di solito sopra la camicia, è più comunem. detto maglione). Nello sport, è l’indumento usato dagli atleti come distintivo della squadra o società cui appartengono, del posto che occupano in una classifica, ecc.: m. azzurra, quella usata dalle squadre nazionali italiane di qualunque specialità sportiva; nel ciclismo, m. rosa, indossata dal primo in classifica nel giro d’Italia, m. bianca, indossata dal primo neoprofessionista in classifica nel giro d’Italia, m. verde, indossata dal primo in classifica dei gran premi della montagna del giro d’Italia o dal primo in classifica nella graduatoria a punti del giro di Francia, m. gialla, indossata dal primo in classifica nel giro di Francia, m. tricolore, indossata dal vincitore di un campionato italiano, m. iridata, indossata dal vincitore di un campionato mondiale (per metonimia, m. azzurra, atleta di una squadra nazionale italiana che partecipa a una competizione internazionale, m. rosa, l’atleta primo in classifica nel giro d’Italia, ecc.). c. ant. Nell’armatura medievale, piccola brattea, squama o tondello di acciaio che, sovrapposti parzialmente l’uno all’altro e cuciti o ribattuti su una veste di pelle o di tessuto, costituivano una protezione per il corpo. Successivamente, con lo stesso termine si designa ciascuno degli anelli in ferro che, cuciti su una veste o intrecciati tra loro, formano un tessuto metallico (anch’esso detto maglia) atto a proteggere l’intero corpo o parti di esso: Ai sergenti chiedea l’elmo e la maglia Delirando al pensier della battaglia (Grossi); in partic., m. a grano d’orzo, maglia ad anelli in cui la piccolissima ribaditura che chiude ogni anello, bloccandone tra loro le estremità, sporge come un piccolo grano; per la m. alla ghiazzerina, v. ghiazzerino. 3. a. Ogni singolo elemento, formato di fili variamente intrecciati, che costituisce un lavoro o tessuto a maglia: m. strette, larghe; m. diritta, rovescia; m. gettata, accavallata; avviare le m.; calare le m.; far cadere una m., ecc. (nel lavoro a mano). b. Per estens., ciascuno degli elementi, in forma di cerchio o di poligono, che costituiscono un intreccio di fili, una rete, un reticolo, e sim. (meno com., occhiello o cappio di una fune): una rete da pesca a m. larghe, strette; restare impigliato nelle m. di una rete; letter., riquadro di un graticcio, di un’inferriata, e sim. c. In partic., ogni singolo anello di una catena: una catena a grosse m., a m. robuste (e così, le m. di una catenella d’oro, d’argento). Nell’attrezzatura navale: m. con traversino, munita di rinforzo trasversale, usata ordinariamente per i sistemi di ormeggio (ancore, boe, ecc.); falsa m., simile a quelle ordinarie ma smontabile e impiegata per unire le lunghezze di catena dell’ancora; m. a mulinello, o a molinello, v. mulinello, n. 3 c. d. Usi fig.: essere preso nelle m. di un’insidia, di un intrigo; fatti che si susseguono come le m. di una catena; letter., anche con il sign. di rete: i timidi paeselli son bene allacciati fra loro da una m. di stradicciuole (Fogazzaro); nel buio le reti metalliche ... gettano una m. d’ombre sulla terra (I. Calvino). 4. Con accezioni specifiche nel linguaggio tecn. e scient.: a. Nel telaio usato per la tessitura, ciascuno dei collegamenti sottili che uniscono i due liccioli, presentando al centro un vano in cui si fanno passare i fili di ordito. b. In elettrologia, in una rete di conduttori elettrici, ogni percorso, tutto costituito da rami della rete, che comincia e termina in uno stesso nodo. c. Nella tecnica delle telecomunicazioni, maglia di stazioni radio, complesso di stazioni radiotelefoniche o radiotelegrafiche in collegamento tra loro; rete a maglia, la struttura di una rete telefonica quando le varie centrali risultano, almeno in gran parte, collegate a due a due con collegamenti diretti. d. Nel linguaggio milit., insieme di posti collegati fra loro per l’osservazione o la trasmissione di notizie (m. di avvistamento, m. di collegamento). Con altra accezione, ciascuno degli elementi che alloggiano i proiettili di particolari caricatori a nastro di alcune mitragliatrici e che si disintegrano al partire del colpo. e. Nelle costruzioni navali in legno o in metallo, la distanza orizzontale tra due costole o ordinate contigue, detta anche intervallo di ossatura. f. In cartografia, ciascuna delle porzioni di superficie limitate dal reticolato geografico fondamentale dei meridiani e dei paralleli, la cui forma varia dal quadrangolo curvilineo, poco differente da un quadrato all’equatore, al triangolo curvilineo molto prossimo a un triangolo isoscele verso i poli. g. In cristallografia, m. di un reticolo cristallino, ciascuno dei parallelogrammi elementari in cui si può decomporre un reticolo. h. In architettura e urbanistica, m. strutturale, il particolare modo con cui sono ordinate e collegate le varie parti di una struttura edilizia o del tessuto urbano. i. In matematica, porzione di superficie, avente la forma di un parallelogramma a lati curvilinei, racchiusa tra due linee di equazione u = costante e due linee di equazione v = costante in un sistema di coordinate curvilinee u, v assegnato sulla superficie stessa (se questa è piana, il parallelogramma curvilineo si riduce a un rettangolo e le coordinate coincidono con le consuete coordinate cartesiane ortogonali). 5. Nell’uso tosc. e letter. (prob. in connessione con il sign. originario del lat. macŭla), macchia biancastra dell’occhio per opacamento della cornea; nubecola: a questo stesso ragazzo ... si scoperse nella cornea lucida dell’occhio sinistro, verso l’angolo esterno, una macchiola bianca, simile ad una maglia (G. Targioni Tozzetti). ◆ Dim. magliétta (v.), maglina (v.); accr. maglióna, e più com. maglióne m. (v.); spreg. magliùccia; pegg. magliàccia.