Mangròvia

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mangrovia


mangròvia (o mangròva) s. f. [dal fr. e ingl. mangrove, forse di origine malese]. – Nome di alberi e arbusti di diversi generi (Avicennia, Rhizophora, Sonneratia) dominanti nel tipo di vegetazione, anch’esso detto mangrovia o formazione a mangrovie, che si trova nei paesi tropicali su terreni invasi dalle acque (coste marittime, lagune salmastre, estuarî costieri, ecc.). Nelle formazioni a mangrovie americane le principali specie sono la mangrovia rossa (Rhizophora mangle), nella parte più esterna della formazione dove colonizza una fascia di acque poco profonde, e, più vicina alla terra, la mangrovia nera (Avicennia nitida); le formazioni asiatiche includono anche specie del genere Sonneratia. Le piante presentano caratteristiche radici aeree, con funzione di sostegno, munite di pneumatofori fuoriuscenti dall’acqua che facilitano la loro respirazione; oltre alla particolare e interessante viviparità che presentano alcune specie, per la quale i semi germinano sulla pianta madre, dove si sono formati, si osservano anche varie modificazioni xeromorfe delle strutture (innanzi tutto le foglie), a causa delle forti insolazioni cui sono sottoposte le parti vegetative. Il trattenimento di sedimenti e detriti a opera delle radici (in partic. della mangrovia rossa) determina la formazione di nuovo suolo e il conseguente avanzamento della terraferma. Dalla corteccia di queste piante, e in minor quantità dalle foglie, si estraggono i tannini e una sostanza colorante che conferisce ai prodotti conciati un colore rosso più o meno scuro.