Manto²

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manto2


manto2 s. m. [dal lat. tardo mantum o mantus, tratto da mantellum «mantello»]. – 1. a. Mantello lungo con strascico, usato come vestimento solenne e anche come distintivo ereditario annesso ai titoli di principe e di duca e concesso ai grandi dignitarî dello stato: m. reale, ducale; avvolgersi nel m.; coprirsi col manto. M. papale, piviale o veste molto ampia, di quattro colori, diversi secondo il tempo liturgico, con grandi ricami in oro e con strascico, usata dal papa nelle grandi circostanze, come dopo l’elezione per l’adorazione dei cardinali, nelle cappelle pontificie, nelle funzioni solenni, in occasione della apertura e chiusura della porta santa, nei concistori; spesso assunto a contrassegno e simbolo della dignità papale: vestire, deporre il m.; Sappi ch’i’ fui vestito del gran m. (Dante), che io fui papa. b. Mantello, anche come abito femminile: Donna m’apparve, sotto verde manto Vestita di color di fiamma viva (Dante); più genericam., letter., veste femminile: Ignoti vezzi sfuggono Dai manti (Foscolo). 2. fig. a. letter. Il corpo umano, quasi fosse manto dell’anima: Poiché sì chiaro e sì felice ingegno Veste di sì leggiadro e sì bel m. (Bembo). b. Strato uniforme di erba, neve, brina e sim., che ricopra uniformemente il terreno: un m. di margherite, di papaveri; le montagne erano coperte di un m. di neve. c. Finzione, pretesto: sotto il m. della carità, della devozione, dell’amicizia; Vela il soverchio ardir con la vergogna, E fa’ m. del vero a la menzogna (T. Tasso). 3. Con sign. particolari: a. L’insieme dei peli di un animale, spec. del cavallo, considerato dal punto di vista del colore (detto anche mantello). b. Dispositivo, in forma di tubo, che copre o contiene elementi di macchine (più com. mantello). c. Strato di sostanze plastiche o granulari distribuito uniformemente su una superficie, spec. nelle costruzioni stradali (detto più esplicitamente m. stradale): un m. di bitume, di pietrisco, di cemento; il m. di usura di una pavimentazione, la sua parte superficiale esterna destinata a sopportare direttamente l’azione del traffico, ecc. d. Nelle costruzioni, strato di tavole, a volte ricoperto con terra battuta, disposto al disopra dell’armatura provvisoria di una volta in modo da costituire la forma del suo intradosso. e. M. di un tetto, l’insieme degli elementi che costituiscono la struttura portata di copertura, e cioè l’insieme delle tegole e dell’eventuale tavolato di sostegno, appoggiato sull’orditura portante; analogamente, m. di una volta, di una cupola, e sim. 4. In araldica, drappo di velluto accollato allo scudo; solitamente rosso, più raramente porpora, verde o azzurro, movente dalla corona o dall’elmo posto di fronte, annodato ai lati in alto da cordoni d’oro terminanti in fiocchi, foderato di armellino o di vaio o di teletta d’argento, bordato e frangiato d’oro, talora armeggiato, fino al sec. 17° proprio delle armi sovrane (detto anche mantello).

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