Mobilitazione cognitiva

Neologismi (2013)

mobilitazione cognitiva


loc. s.le f. Ricerca e aggregazione di conoscenze, competenze e capacità diffuse sul territorio, tra i rappresentanti delle amministrazioni, dell'impresa, del lavoro e delle professioni, al fine di individuare metodi e contenuti partecipati di scelta pubblica e di governo da conferire ai grandi soggetti nazionali di iniziativa politica organizzata. Solo poche voci, molto isolate nel centro sinistra, pensano a contenuti e metodi completamente nuovi. Mi riferisco, in particolare, a Fabrizio Barca che lancia la formula “mobilitazione cognitiva” per definire un nuovo collante che possa tenere in qualche modo correlati rappresentanti e rappresentati, base e vertice, militanti d’opinione e leadership. (Elio Matassi, Fatto Quotidiano.it, 8 aprile 2013, blog) Un «partito palestra» saldamente radicato nel territorio, animato (e finanziato) dai militanti e dai volontari, «robusto» e «rigorosamente separato dallo Stato». Il metodo è lo «sperimentalismo democratico», la filosofia è la «mobilitazione cognitiva» e il contributo di Barca, denso quanto complesso, oltre a molti incoraggiamenti scatena le ironie del web. (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 13 aprile 2013, p. 8).

Composto dal s. f. mobilitazione e dall'agg. cognitivo.