Obliterare

Vocabolario on line

obliterare


v. tr. [dal lat. oblit(t)erare, der. di littĕra «lettera» col pref. ob-; propr. «cancellare le lettere» e fig. «cancellare dalla memoria»] (io oblìtero, ecc.). – 1. a. letter. Cancellare, rendere illeggibile uno scritto o sim. mediante una scrittura sovrapposta, una macchia o altro. b. Per estens., con riferimento a francobolli o marche da bollo, invalidarli apponendovi un timbro o altra scritta (per es., la firma o la data); riferito a biglietti di autobus, tram e sim., annullarli inserendoli nell’apposita macchina (obliteratrice). 2. letter. In senso fig., cancellare, far svanire dalla memoria: ricordi obliterati dal sovrapporsi di nuove impressioni. Analogam., con riferimento a usanze, costumi e sim., far cadere in disuso, far scomparire: consuetudini obliterate dal tempo. 3. Nel linguaggio forense (con uso improprio, per raccostamento paretimologico al lat. oblitus «dimenticato»), ignorare, non tenere conto di qualche cosa, soprattutto in espressioni usate dalla difesa come opposizione al giudice che non abbia tenuto nel debito conto determinati fatti o documenti. 4. Nel linguaggio medico, occludere la cavità di un condotto organico; più com. nell’intr. pron., obliterarsi, occludersi. ◆ Part. pres. obliterante, anche come agg., soprattutto nel linguaggio medico: arteriopatia obliterante; pleurite obliterante, pleurite produttiva, capace di portare rapidamente a una sinfisi pleurica. ◆ Part. pass. obliterato, anche come agg.: parole, lettere obliterate; vene, arterie obliterate, in medicina.