Occupare

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occupare


v. tr. [dal lat. occupare, der. di capĕre «prendere», col pref. ob-] (io òccupo, ecc.). – 1. a. Prendere possesso di un luogo, sia legittimamente, quando esso sia libero, disponibile, non posseduto da altri, sia illegittimamente, con la violenza, sottraendolo al legittimo possessore (anche temporaneamente, come atto di protesta): i pionieri occuparono quelle terre incolte e vi si stabilirono; o. il suolo pubblico; i contadini si ribellarono occupando il latifondo; gli operai hanno occupato le fabbriche; gli studenti hanno deciso di o. la facoltà di scienze; i senzatetto hanno occupato gli alloggi. In partic., invadere e tenere con la forza delle armi: o. un territorio, una regione, una città, una fortezza. Non com., in senso più generico, entrare in possesso di un bene: o. i beni paterni; o. un’eredità. b. Di una casa e sim., venirvi ad abitare, abitarvi: i nuovi inquilini occuperanno l’appartamento all’inzio del prossimo mese; la stanza è attualmente occupata da un ospite. c. Di posto a sedere in sale di spettacolo, nei treni, autobus e sim., riservarlo per sé mettendoci sopra un oggetto personale, oppure starci sopra seduto: non è permesso o. posti per altri; i bambini che non pagano il biglietto non hanno diritto a o. un posto; s’era sdraiato occupando tutto il sedile. d. fig. Di impiego, ufficio e sim., ricoprire, esercitare: o. un posto di responsabilità, un’alta carica. 2. Riempire o ricoprire un determinato spazio con oggetti che ne impediscano la disponibilità, il libero uso: mi hai occupato tutta la scrivania con le tue carte. Più spesso riferito all’oggetto stesso che riempie di sé uno spazio: un grande tavolo occupa quasi la metà della stanza; la nuova costruzione occupa un’area di quasi 5000 m2; il magazzino occupa l’intero pianterreno. Quindi anche ingombrare: o. l’entrata, l’uscita di un locale, ostruirne il passaggio; un carro attraverso la via occupava il passo. Spesso in senso fig.: l’episodio occupa l’intero capitolo; il mal che tutto il mondo occùpa (Dante); tutti gl’intervalli della vita umana frapposti ai piaceri e ai dispiaceri, sono occupati dalla noia (Leopardi). 3. Altri usi fig.: a. Impegnare, tenere assorto, riempire di sé una facoltà spirituale o intellettuale: il pallore e la languidezza di que’ visi eran cose da occupar tutto di compassione l’animo di chiunque ... (Manzoni); è un pensiero che occupa tutta la mia mente. Con valore causativo: o. la mente, il pensiero, l’attenzione in o con qualche cosa, lo stesso che tenerli occupati, cioè impegnati, intenti, assorti. b. Del tempo, spenderlo, impiegarlo in un determinato modo, assegnarlo a un’attività, a un lavoro e in genere a far qualcosa: come occupi le tue giornate?; o. le ore libere con utili letture; o. bene, male il proprio tempo. c. Riferito a persona, impegnarla in un determinato lavoro, far sì che impieghi il suo tempo in un’attività (in questo senso, si può avere per soggetto sia l’attività stessa, sia chi adopera la persona affidandole quel lavoro): la preparazione di questo discorso m’ha occupato, o m’ha tenuto occupato, per un’intera settimana; per non lasciarlo in ozio, l’ho occupato a riordinarmi la biblioteca. In partic., o. qualcuno, trovargli un lavoro, dargli un impiego, un collocamento: per ora, il padre l’ha occupato nel suo ufficio; è riuscito a o. il figlio in una banca; la creazione del nuovo stabilimento consentirà di o. più di trecento operai. 4. intr. pron. a. Attendere, dedicarsi a qualche cosa, sia come attività produttiva e redditizia, sia dedicandovi il tempo, la mente, l’animo per un particolare interesse che si ha per quella materia o attività: si occupa di legnami, di meccanica, di agricoltura; occuparsi di letteratura, di musica, di sport; non mi sono mai occupato di politica. Anche con riferimento a questioni o argomenti particolari che si pongono allo studio, che si cerca di risolvere, e sim.: è un problema di cui ho già avuto occasione di occuparmi; le autorità stanno attivamente occupandosi di questo caso. b. Assumere un impiego: si è occupata come commessa; ha trovato da occuparsi in una importante ditta di Milano. c. Prendersi cura: non c’è nessuno che si occupi di lui; mi occuperò io stesso della faccenda; o darsi da fare a qualche scopo: mi sono occupato io di trovare i mezzi adatti. Per estens., interessarsi, impicciarsi di qualche cosa: nessuno ti ha detto di occupartene; òccupati dei fatti tuoi! Con varî sign., io non me ne occupo, non me ne interesso, o non me ne importa, non ci bado, e sim. ◆ Part. pres. occupante, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. occupato, anche come agg. (v. la voce).