Operóso

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operoso


operóso agg. [dal lat. operosus, der. di opĕra «lavoro, attività»]. – 1. a. Attivo, che opera molto, che s’impegna intensamente nel lavoro e nella produzione: uomo, cittadino, artista, scrittore o.; città, nazione, gente operosa. Con usi estens.: mente o., ingegno o.; nell’inerzia e nell’avvilimento, compariva non so quale indizio d’abitudini o. e franche (Manzoni); involve Tutte cose l’obblio nella sua notte; E una forza o. le affatica Di moto in moto (Foscolo), una forza attivamente operante; pace o., carità o., feconde di opere; giornata, vita o., in cui si è molto lavorato e prodotto. b. Nel linguaggio degli storici dell’arte, è usato spesso con lo stesso sign. di operante (v. operare), riferito ad artista che esplicò la sua attività in un determinato tempo e luogo: pittore o. a Napoli dal 1615 al 1626, e sim. c. Nel diritto penale, ravvedimento (o pentimento) operoso, circostanza attenuante che può comportare una sostanziale diminuzione, o addirittura l’estinzione, della pena (v. ravvedimento). 2. letter. Che richiede molto lavoro: professione o.; studî o.; un o. incarico; o elaborato con molta cura: mal pônno sfogar rade, operose Rime il dolor che deve albergar meco (Foscolo). ◆ Avv. operosaménte, in modo operoso, con intensa attività: impegnarsi operosamente nello studio, nel lavoro.