Orécchia

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orecchia


orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia Dolce armonia da organo (Dante); Amor par ch’a l’orecchie mi favelle (Petrarca); si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d’una crocetta sovra l’orecchia sinistra (Boccaccio); n’ha piena ogni orecchia (Ariosto); sono pericoli ... che all’orecchie purissime della reverenda madre devon essere appena accennati (Manzoni). Nel plur., l’oscillazione tra il masch. e il femm. è anche maggiore, più letter. il primo, più pop. il secondo, mentre è distinzione artificiosa quella fatta talvolta tra l’uso di orecchio con riferimento all’uomo e orecchia con riferimento ad animali. In alcune frasi, è preferita ora l’una ora l’altra delle due forme: avere le o. lunghe, le o. d’asino, più spesso che orecchi; mentre non si direbbe altrimenti che avere orecchio (musicale), suonare a orecchio, e sim. 2. È più com. orecchia anche nei sign. fig. che seguono: a. Piegatura che si fa volontariamente nell’angolo superiore della pagina di un libro, di un quaderno, di un foglio, per segnalare e poter ritrovare un passo particolare, oppure, involontariamente, per negligenza, disordine, incuria. b. Parte prominente e tondeggiante di qualche cosa; ansa di un vaso, di un recipiente. Di un secchio, ognuna delle due lamine forate, che sono saldate o inchiodate all’orlo per inserirvi le due estremità del manico: tante volte al pozzo va la secchia, ch’ella vi lascia il manico o l’orecchia (prov. tosc.). Per altre più partic. accezioni, v. orecchio. c. Nell’attrezzatura navale, l’aletta con cui termina ogni marra dell’ancora. Orecchie di lepre o di asino, la speciale disposizione simmetrica delle vele auriche di un veliero a due alberi, che si usa soltanto con il vento in poppa, detta oggi più comunem. a dosso e bisdosso (v. dosso), e anche a farfalla. d. In architettura, parte della incorniciatura modanata di porte e finestre di tipo classico, che talora sporge dalla linea esterna degli stipiti in corrispondenza dell’architrave, di cui costituisce un’apparente dilatazione e accentua la funzione di coronamento. e. In botanica, nome region. di alcuni funghi della famiglia pezizacee. Per altre piante, in cui il sost. è specificato da un agg. e in cui si alternano nelle varie regioni le forme del masch. e del femm., v. orecchio, n. 6. 3. In zoologia, orecchia di mare (che ricalca il gr. οὖς ϑαλάττιον), nome di alcuni molluschi gasteropodi del genere aliotide. ◆ Dim. orecchiétta (v.), orecchina, raro orecchièlla; dim. e vezz. orecchiùccia; accr. orecchióna; pegg. orecchiàccia.

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