Polarità

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polarita


polarità s. f. [der. di polare]. – 1. In senso ampio, proprietà di un ente (per es. di una cellula, di un corpo elettrizzato, ecc.), che può derivare sia da particolari relazioni (di simmetria, di antitesi, ecc.) con altri enti, sia da una scelta in qualche modo determinatasi fra varî orientamenti o condizioni possibili per l’ente medesimo. In partic., in fisica, la proprietà di un corpo, di un apparecchio, ecc., di avere cariche elettriche di un determinato segno: per es., presenta p. positiva quella delle due armature di un condensatore carico su cui si trova carica elettrica positiva; così, ancora, ha p. negativa quello dei due morsetti di un generatore elettrico che abbia potenziale minore rispetto all’altro; anche, le proprietà, di effetto opposto, dei due estremi di un magnete (p. nord e p. sud). In geometria, corrispondenza biunivoca fra i punti e le rette del piano proiettivo. 2. Nelle scienze della Terra: a. In sedimentologia, il riconoscimento della posizione originaria della giacitura di uno strato sedimentario, della sua base e del suo tetto stratigrafico, in funzione della gradazione granulometrica, delle strutture sedimentarie interne ed esterne, della posizione dei fossili e dell’ordine di sedimentazione della sequenza di strati. b. In geotettonica, p. dell’orogenesi, spostamento in direzione e verso dell’onda orogenica che provoca il corrugamento: questo si sposta nel tempo, nelle catene asimmetriche dalla regione di retroterra verso l’avampaese; in quelle simmetriche invece può procedere simmetricamente sia da un lato sia dall’altro della catena stessa. c. In geofisica, p. geomagnetica, verso assunto dalla magnetizzazione primaria dei minerali contenuti in una roccia, secondo il dipolo del campo magnetico terrestre nel momento della loro formazione. d. In cristallografia, p. geometrica, proprietà che si riscontra nei poliedri cristallini privi di centro di simmetria, per cui le due estremità di un segmento passante per il baricentro emergono da punti geometricamente diversi (per es., in una piramide a base quadrata, l’asse tetragiro emerge a un estremo dal vertice e, all’altro estremo, dal centro della base). 3. a. In biologia, la presenza, in una struttura biologica o in un organismo, di un gradiente chimico-fisico, e quindi di una p. fisiologica, cui si accompagna una p. morfologica. b. In embriologia, ineguale distribuzione dei costituenti cellulari dell’uovo, per cui si distinguono un polo animale, in cui si trovano il nucleo e l’acido ribonucleico citoplasmatico, e un polo vegetativo, opposto al primo, in cui predominano i granuli di vitello ricchi di materiale nutritivo. 4. fig., letter. L’essere opposto, l’essere in antitesi: la p. dei concetti di «caldo» e di «freddo»; né si possono collocare classico e barocco, come due opposte «polarità», sullo stesso piano (B. Croce).

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