Pòllice

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pollice


pòllice s. m. [dal lat. pollex -lĭcis, di origine incerta]. – 1. a. Il primo e il più grosso dito della mano, che risulta di due sole falangi e che per le sue dimensioni, per l’ampiezza della sua articolazione, la forza dei suoi muscoli e la capacità di opporsi alle altre dita, rappresenta l’elemento indispensabile per la presa. Frequente l’uso della parola in funzione attributiva: il dito pollice. In usi fig.: girare (o girarsi) i p., stare senza far niente; dare il colpo di p., dare l’ultima mano, il tocco finale a un’opera, spec. d’arte (ma anche in senso proprio: modellare la cera, la creta a colpi di pollice); avere il p. verde, locuz. prov. (che traduce l’ingl. green thumb) per indicare una notevole e quasi innata capacità di curare e far prosperare le piante (talora usata anche in senso estens., con riferimento a persona che ha felice intuito e fortunata abilità in altri settori). In botanica, colpo di p., alterazione, frequente ma non grave, degli acini dell’uva vicini all’invaiatura, che si manifesta sotto forma di piccole infossature della superficie, alla fine di colore bruno, che sembrano prodotte dalla pressione di un dito. b. Con uso improprio, è detto comunem. pollice il corrispondente dito del piede (alluce o dito grosso). 2. Unità di misura di lunghezza del sistema anglosassone (ingl. inch), il cui simbolo è ′′ e che risulta pari a 1/12 di piede e a 1/36 di iarda, ossia 2,54 cm; è in uso anche in Italia, soprattutto per indicare le dimensioni dello schermo dei televisori, e in partic. la diagonale dello schermo stesso (un televisore da 26 pollici, oppure da 26′′). Nel sistema di unità ingl. derivano dal pollice: il p. circolare, unità di misura della superficie pari all’area di un cerchio di 1 pollice di diametro; il p. quadrato, unità di misura dell’area di una superficie pari all’area di un quadrato di 1 pollice di lato, ossia a circa 6,45 cm2; il p. cubo, unità di misura della capacità o del volume pari al volume di un cubo di 1 pollice di lato, ossia a circa 16,39 cm3; il p. d’acqua, unità di misura della pressione pari alla pressione idrostatica esercitata da una colonna d’acqua (di densità unitaria) alta 1 pollice (equivale a 2,46· 10-3 atm); il p. di mercurio, unità di misura della pressione pari alla pressione idrostatica esercitata da una colonna di mercurio (avente una densità di 13,59 g/cm3) alta 1 pollice (equivale a 3,34· 10-2 atm), usata per la pressione atmosferica (equivale a 2,49 millibar o ettopascal). Per estens., si usa talora, spec. in frasi negative, per indicare genericam. un breve tratto, un piccolo spazio, nelle locuz.: non muoversi, non indietreggiare di un pollice. 3. Tipo di serramento per porte, finestre, cancelli, sinon. di arpione.

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