Pòpolo¹

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popolo1


pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale, o formano comunque una nazione (indipendentemente dal fatto che l’unità e l’indipendenza politica siano state realizzate): il p. italiano, francese, tedesco; i p. arabi, slavi; i p. dell’Africa; il p. romano, dell’antica Roma; la lotta di un p. per conquistare l’indipendenza; non è necessario che tutto un p. senta di essere nazione perché la nazione sia (Tommaseo). Determinato da attributi: un grande p.; un p. forte, potente, eroico, debole; un p. giovane; i p. civili; p. liberi, schiavi, oppressi; un p. laborioso; un p. martire; un p. di emigranti; il p. dai cinque pasti, gli Inglesi (v. pasto2, n. 1 a). b. Con senso più ristretto, gli abitanti di una città, di un territorio, considerati unitariamente: il p. di Genova, di Venezia, di Napoli (o genovese, veneziano, napoletano); quello ingrato popolo maligno Che discese di Fiesole ab antico (Dante), i Fiorentini. Sempre con allusione agli abitanti di una città (anche con riferimento a città antiche dotate di un proprio ordinamento politico) nelle frasi seguenti: in nome del p. sovrano, in quanto supremo giudice delle sue sorti; eletto a voce di p., per richiesta unanime della cittadinanza; cacciato, impiccato a furor di p., per volontà unanime e col concorso dei cittadini; presentarsi, annunciare al p.; parlare al p. plaudente. c. L’insieme dei fedeli: il clero e il p. riuniti ringraziarono Dio per lo scampato pericolo; il sacerdote diceva le litanie e il p. rispondeva. Anche, spec. in passato, gli abitanti che appartengono a una singola parrocchia, e addirittura la parrocchia stessa, il luogo nel quale essa si estende, la circoscrizione: il p. di una diocesi, di una parrocchia; nel popolo di Santo Brancazio di Firenze fu già uno notaio ... (Sacchetti); questo significato si conserva nel nome della chiesa di S. Maria del Popolo, a Roma, dalla quale deriva quello di Piazza del Popolo. d. Limitato da aggettivi, indica parte della popolazione (d’una città o di più vasto territorio) distinta da altre per qualche aspetto o carattere particolare, per condizioni economiche, culturali, sociali: il p. più colto; il p. più povero; il basso popolo. 2. a. Il complesso dei cittadini che vivono in uno stato e costituiscono la parte più numerosa, più importante della nazione, in contrapposizione (esplicita o no) ai ceti o alle istituzioni dominanti (lo stato stesso, il governo, il clero, la nobiltà, la borghesia): il senato e il p. romano; reggere, governare, guidare il p.; tutelare i diritti del p.; amministrare la giustizia in nome del p.; i rappresentanti del p., i membri del parlamento; un presidente molto amato dal p.; una rivolta di popolo; un regime che opprime il popolo. Nei regimi democratici è il titolare e il soggetto attivo della sovranità. b. La parte di una comunità, di una nazione, che vive in condizioni economiche, sociali e culturali modeste, arretrate: gente del p.; un ragazzo, una ragazza del p.; un uomo, una donna del p.; gli usi, i pregiudizî del p.; venire, nascere dal popolo; figlio del p., nato da genitori di bassa estrazione sociale. c. In senso più specifico, l’insieme dei cittadini che costituiscono la classe sociale più numerosa ma economicamente più svantaggiata; in partic., nella concezione marxista, la classe che detiene la forza-lavoro (sinon. quindi di proletariato e di classe operaia), in contrapp. a quella che detiene i mezzi di produzione: le rivendicazioni, le lotte del p.; lo sfruttamento capitalistico del p.; difendere gli interessi del popolo. 3. a. Nei comuni medievali, la designazione di popolo fu data talvolta all’insieme delle organizzazioni democratiche nelle quali si raggruppavano i cittadini, sia che esse fossero di natura professionale (come le corporazioni di arti o mestieri), sia che avessero carattere territoriale (come le società formate da abitanti di quartieri e sim.). Capitano del p. (v. capitano). Nella Firenze comunale, anziani del p., ufficiali popolari che assistevano il podestà o il capitano del popolo nel governo; p. minuto, quello che faceva parte delle Arti minori; p. grasso, quello che faceva parte delle Arti maggiori. b. Storicamente, governo popolare: reggersi, governarsi a p., avere un governo di tale tipo; istituire il p.; il primo, il secondo p., la prima (1250) e la seconda (1266) repubblica popolare a Firenze. 4. In un’accezione più generica, insieme di uomini considerati collettivamente, sulla base di caratteristiche, di elementi comuni: i p. antichi; i p. della Terra; un p. primitivo, barbaro, civilizzato; i p. preistorici; il p. cristiano o di Cristo o di Dio, tutti i cristiani; il p. musulmano; il p. ebreo; voce di p. voce di Dio (v. vox populi vox dei). 5. a. Sempre con valore generico, quantità di gente, moltitudine, folla: strade piene di p.; passare tra due ali di p.; un accorrere di p.; un gran concorso di popolo. Anticam., in molte locuz. nelle quali oggi si userebbe piuttosto gente, pubblico o sim.: far popolo, radunare molta gente; in presenza di molto p., di gran p.; a (o in) pien p., davanti a gran folla di cittadini, o anche di parrocchiani: in pien popolo raccontò la revelazione (Boccaccio). b. Seguito e determinato da complemento: multiforme Popol di servi baldanzosamente Sale, scende, s’aggira (Parini); Un popolo di ciuchi (Giusti), una moltitudine d’ignoranti. Spec. nel linguaggio giornalistico, complesso di persone accomunate dagli stessi interessi, da analoghe abitudini e sim.: il p. delle discoteche, dei vacanzieri (o delle vacanze); il p. della notte, dei nottambuli frequentatori di luoghi di svago, di raduno, ecc.; il p. dei girotondini, dei nuovi contestatori politici, che affidano il senso della loro protesta ai girotondi compiuti nelle piazze delle città; il p. della pace, l’insieme dei varî movimenti che manifestano a favore della pace nel mondo; il p. di Seattle, l’insieme dei gruppi di contestatori della globalizzazione che, alla fine del 1999, si radunarono nella città americana di Seattle (nello stato di Washington) per dare vita a una manifestazione di protesta contro i rappresentanti, lì convenuti, del WTO (World Trade Organization), l’organizzazione mondiale del commercio. c. Moltitudine di animali, di cose: un p. d’insetti, di mosche; dell’api L’industrioso popolo, ronzando, Gira di fiore in fior (Parini); Giove ... creò similmente il popolo de’ sogni (Leopardi). ◆ Dim. e spreg. popolino (v. popolino1); poco com. popolùccio; pegg. popolàccio, e più com. popolazzo (v.), ant. populazzo.