Portata

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portata


s. f. [der. di portare]. – 1. Ciascuna delle vivande che vengono servite in tavola durante un pranzo: due p. di carne; un luculliano banchetto di otto p.; ci hanno fatto aspettare troppo tra la prima e la seconda portata. Piatto di o da portata, piatto o vassoio, spesso di forma particolare, con cui si portano in tavola le singole vivande (non liquide). 2. a. Capacità di carico di un qualsiasi veicolo o mezzo di trasporto o di sollevamento: la p. di un autocarro; la p. massima di un vagone ferroviario; questo ascensore ha una p. di quattro persone. In partic., in marina, p. di una nave, di un bastimento (da non confondersi col dislocamento né con la stazza o tonnellaggio), il massimo carico che può essere trasportato da una nave; p. lorda, l’insieme di tutti i pesi mobili, nessuno escluso, che la nave può imbarcare; p. netta, che comprende solo le merci trasportate, i passeggeri, i loro bagagli; scala delle p., caratteristica tabella che, calcolata per ogni tipo di nave, consente di conoscere, in funzione delle varie immersioni dello scafo, il dislocamento e la portata lorda corrispondenti, nonché il valore in tonnellate del peso il cui spostamento è in grado di far variare l’assetto longitudinale dell’unità navale di 1 cm. b. Per estens., entità del traffico che si può sviluppare su una determinata linea ferroviaria (v. potenzialità). c. Per ulteriore estens., p. di una pressa, la massima forza applicata alla slitta mobile. d. In metrologia, p. di uno strumento di misura (per es., di una bilancia, di un amperometro, ecc.), il valore massimo della grandezza che lo strumento stesso è in grado di misurare. 3. ant. a. Elenco dei beni posseduti, presentato agli uffici competenti per la formazione o correzione del catasto; anche la nota del raccolto ricavato dai beni stessi, che si presentava ogni anno al magistrato incaricato di provvedere all’abbondanza o eccezionalmente in caso di guerra. Bando delle p., l’editto che prescriveva tali denunce. b. Negli antichi statuti e consuetudini, diritto di p., lo stesso che diritto di cantarata (v. cantarata, nel sign. 1) per l’equipaggio delle navi mercantili. 4. a. La massima distanza a cui una bocca da fuoco può lanciare il proiettile: cannoni a grandissima p.; mortai con p. di poche centinaia di metri; è detta più comunem., in balistica, gittata. b. In ottica, p. di una sorgente luminosa (per es., di un proiettore), la massima distanza alla quale la sorgente stessa è capace di produrre un illuminamento sufficiente per lo scopo per il quale la sorgente stessa viene utilizzata; p. luminosa di un faro, la distanza massima alla quale la luce del faro può essere avvistata, di notte, in base alla sua potenza e alle condizioni fisiche dell’atmosfera (più precisamente, tale valore, sulle odierne pubblicazioni nautiche, è sostituito dalla p. nominale, massima distanza teorica di avvistamento della luce di un faro di data potenza, in condizioni di trasparenza atmosferica campione, cioè quando la visibilità meteorologica è di 10 miglia nautiche, e dalla p. geografica, massima distanza alla quale potrebbe essere avvistato un faro in funzione della curvatura terrestre, dipendente quindi sia dalla elevazione della sorgente di luce sia dalla altezza dell’osservatore); analogam., p. di una sorgente di raggi X, radioattiva, acustica, ecc. In radiotecnica, p. di un radiotrasmettitore, la distanza massima alla quale questo è capace di produrre un campo elettromagnetico d’intensità sufficiente per una buona ricezione. Più in generale, p. di un sistema di radiocomunicazioni (telefonico, radiofonico, televisivo, ecc.), la distanza massima tra i due terminali del sistema stesso alla quale i segnali trasmessi sono ancora intellegibili. c. Nell’uso com., la distanza a cui può giungere l’occhio o uno strumento ottico: era ormai fuori della p. della mia vista; la p. di un binocolo, di un telescopio; p. di un cannocchiale, la massima distanza alla quale la visione appare ancora sufficientemente nitida. Nell’uso com.: a p. di voce, fin dove si può essere uditi: non ti allontanare, rimani a p. di voce; a p. di mano, in luogo facilmente raggiungibile, vicino, comodo: tengo sempre il vocabolario a p. di mano. d. fig. Possibilità, capacità di arrivare a qualche cosa, soprattutto con riferimento a cose che siano facilmente comprensibili, oppure accessibili ai mezzi economici di cui si può disporre: un manuale divulgativo alla p. degli studenti liceali; un programma di vacanze bellissimo ma che non è certo alla p. di tutti (o delle nostre tasche). e. fig. Importanza, valore (spec. per le conseguenze effettive che ha o può avere): avvenimento di grande, di vasta, della massima p., di p. nazionale, mondiale; la p. di questa scoperta è incalcolabile. Anche con riferimento a persona, prestigio, potere: un uomo di grande p.; un personaggio della sua p. non si dovrebbe lasciar coinvolgere in queste beghe. 5. In idrodinamica, p. di una corrente fluida, relativa a una generica sezione trasversale, il volume di fluido che passa attraverso quella sezione nell’unità di tempo (p. in volume); p. in massa e p. ponderale sono rispettivamente la mossa e il peso della stessa quantità di fluido. 6. In acustica, p. acustica, il flusso sonoro, cioè la grandezza definita come il flusso dello spostamento delle particelle del mezzo attraverso la sezione del condotto sonoro. 7. Nel linguaggio medico: p. cardiaca (o gettata cardiaca o volume-minuto o p. circolatoria), il prodotto della gittata sistolica per la frequenza cardiaca, corrispondente al volume di sangue espulso da ciascun ventricolo durante un minuto (nell’uomo medio normale è di circa 5 litri); p. renale ematica o p. circolatoria renale, la quantità di sangue che attraversa i reni in un minuto, e che nell’adulto varia tra 800 e 1400 ml. 8. In architettura e nella tecnica delle costruzioni, lo stesso che luce (nel sign. 6 c). 9. In fonderia, p. d’anima, l’appendice di cui è provvista l’anima dei modelli per fusione in sabbia e che serve per determinarne l’esatta collocazione nella formatura. 10. Nelle costruzioni dei veicoli ferroviarî, p. di calettamento, il tratto dell’assale sul quale viene fissata la ruota. 11. Nell’industria tessile, ciascuna delle fasi in cui si suddivide l’orditura di una catena d’ordito (per es., dovendo ordire una catena di 3000 fili si potranno eseguire 10 portate di 300 fili ciascuna). 12. Nella scherma, p. del ferro, l’atto d’impugnare correttamente e tenere saldamente l’arma, in modo da poterla indirizzare al bersaglio voluto.

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