Quaranta

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quaranta


agg. num. card. [lat. pop. quadranta, da quadràginta per il lat. class. quadragìnta], invar. – 1. Numero formato da quattro volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 40, in numeri romani XL): q. miglia, q. tonnellate; pranzo per q. invitati; un uomo di quarant’anni; mazzo di q. carte; i q. giorni del diluvio universale; la devozione delle quarant’ore (v. quarantore); i q. martiri, detti anche i santi q. (dove l’agg. viene eccezionalmente posposto), i 40 soldati del presidio di Sebaste d’Armenia che, secondo una tradizione incerta, sarebbero stati martirizzati durante la persecuzione dell’imperatore Licinio (anno 320 circa); i q. immortali, i 40 membri dell’Accademia di Francia. In composizione: quarantuno, quarantadue, ... centoquaranta, quarantamila, ecc. 2. Sostantivato (sottint. numero): è uscito il 40 sulla ruota di Firenze; di scarpe, porto il 40 (e così il 41, il 42, ecc.); o, tralasciando di indicare il secolo di riferimento per esteso, prima del ’40 (cioè del 1940 o, quando sia chiaro dal contesto, 1840, 1740, ecc.); al plur. (sottint. anni, nell’indicazione dell’età); è sui q., ha passato i q., s’avvicina ai quaranta; con anni anteposto, nelle espressioni gli anni o negli anni quaranta (o Quaranta o ’4o), con riferimento al periodo compreso tra il 1940 e il 1949 (più raram. allo stesso decennio in secoli precedenti). Con altro nome sottinteso, i ruggenti q. (gradi di latitudine), nel linguaggio marin., calco dell’ingl. the roaring forties: v. roaring. Consiglio dei Q., o assol., i Q., nome di assemblee comunali dell’ultimo medioevo di Bologna e Orvieto, e anche di ciascuna delle quarantie di Venezia. Accademia Nazionale dei Q., accademia scientifica, attualmente con sede a Roma, che continua la Società italiana delle scienze fondata nel 1782 a Verona dal matematico A. M. Lorgna e di cui facevano parte, per disposizione statutaria, 40 soci, tutti italiani; l’Accademia è oggi composta di 40 soci nazionali e 12 stranieri. ◆ Scala quaranta: nome di un gioco affine al ramino, cui partecipano due o più giocatori (a ognuno dei quali vengono distribuite 13 carte) secondo una serie di regole la principale delle quali prescrive che il giocatore, per poter «aprire», deve calare in tavola un certo numero di carte (combinando tris e scale) la cui somma raggiunga almeno 40 punti.

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