Quietare

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quietare


(letter. quetare) v. tr. [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus «quieto»] (io quièto, o quèto, ecc.). – 1. Porre in quiete, calmare: q. le tempeste; q. il mare, le onde; q. un tumulto; un poco il passo queta (Dante), rallenta o ferma il passo; meno com., smettere, cessare: q. il pianto, i singhiozzi; ogni altro augel quetato avea già ’l canto (Poliziano). Riferito a sentimenti, stati d’animo e mentali (e alle loro manifestazioni anche fisiche), placare, dare riposo e pace: q. gli istinti, una passione, il desiderio, l’ira, lo sdegno, l’appetito, l’affanno, i rimorsi; Quetando in lieve sonno gli occhi belli (Poliziano); molte afflitte menti Forse quetò la tua leggiadra lingua (Bembo); con senso più vicino ad appagare: la nostra volontà [compl. oggetto] quïeta Virtù di carità (Dante). Riferito a persona, far stare tranquillo, calmare: q. un bambino che piange; ho cercato di quietarlo, di calmare la sua agitazione, la sua ansia; con più evidente valore causativo: i ragazzi fanno troppo chiasso, cerca di quietarli, di farli stare tranquilli. Cfr. chetare, che è di uso più pop. in Toscana (da dove è passato anche nell’uso letter.), ed è spec. usato con compl. di persona, e acquietare, più letter. e con usi più limitati. 2. Nel rifl. (o, più spesso, intr. pron.), porsi in quiete, calmarsi, trovare pace, o cessare, smettere da qualche cosa: il tumulto alla fine si quietò; la furia del vento s’è quietata; la sua agitazione s’è finalmente quietata; dopo tanto gridare, i ragazzi si sono un po’ quietati; quietatevi!, a chi grida, o piange, o si agita; meritò pertanto Teoderigo non mediocre lode, sendo stato il primo che facesse quietare tanti mali (Machiavelli), qui senza la particella si perché preceduto da fare, ma anticam. il verbo fu adoperato anche intransitivamente. Ant., mettersi in stato di pace con altri, stabilire rapporti pacifici: né era meno sollecito il re a quietarsi co’ prìncipi vicini (Guicciardini). In usi fig., trovare pace, appagarsi: Nel vero in che si queta ogne intelletto (Dante). 3. ant. Lo stesso che quitare (in questo senso, dal fr. quitter). ◆ Part. pass. quietato, anche come agg.: l’agitazione gli era passata e lo trovai ormai quietato.