Rammentare

Vocabolario on line

rammentare


(ant. ramentare) v. tr. [der. di mente, col pref. ra-] (io ramménto, ecc.). – 1. Richiamare alla propria mente, alla propria memoria: rammento spesso quei tempi; si sforzò invano di r. il luogo, le circostanze; avere presente nella propria mente, nella propria memoria: rammento bene quel che mi hai detto; ho studiato a memoria la poesia, ma ora non la rammento; r. il giuramento fatto, la propria promessa; rammenti il suo nome, la sua fisionomia?; conosco il fatto, ma non rammento i particolari; non rammentavo che fossi così alta. Ha quindi sign. affine a ricordare (rispetto al quale è più elevato e meno com. nell’uso corrente) ma esprime più chiaramente l’idea del richiamare alla mente, e si presta più di ricordare ad assumere tono di rimprovero, di raccomandazione, di velata minaccia: spero che tu rammenti qual è il tuo dovere; rammentate i miei consigli; rammenta bene ciò che ti dico! Con gli stessi sign., è assai frequente anche l’intr. pron.: rammentati della promessa; chi si rammenta più di lui?; non ti rammenti che abbiamo un appuntamento?; non voglio più vederti in ozio, ramméntatelo bene!; quantunque la memoria ricerchi, ramentar non mi posso (Boccaccio); Tu eri tutto bianco, io mi rammento (Pascoli); e con sign. partic.: se si rammentasse di me una volta tanto!, cioè se pensasse a me, se provvedesse a me; ricordare con rimpianto, rimpiangere: quando non ci sarò più, vi rammenterete di me; D’una gente che gema in duri stenti E de’ perduti beni si rammenti (Giusti). 2. a. Far tornare in mente, richiamare alla memoria altrui: E tutta notte par che m’accompagne E mi rammente la mia dura sorte (Petrarca); la vista del vecchio amico gli rammentava gli anni giovanili; è una canzone che mi rammenta momenti felici. b. Richiamare alla mente per somiglianza: certe insenature della costa dalmata rammentano i fiordi della Scandinavia; ha una faccia che rammenta quella di mio nonno. c. Nominare, menzionare: i suoi colleghi lo rammentano con ammirazione; r. incidentalmente, di passaggio; lo scrittore sopra rammentato.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata